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Don Diablo: chiunque può diventare un DJ, basta crederci

L'artista olandese, simbolo del 2015 targato future house, sprona i giovani talenti a seguire le orme dei più famosi. Magari candidandosi sotto la sua associazione.

Antonio Gargano Autore:

Pubblicato: | Aggiornato:

Don Diablo

Il 2015 appena concluso è stato l'anno di tanti artisti, ma probabilmente ce n'è uno che può guardare con orgoglio a ciò che ha fatto e con grande fiducia al prosieguo della sua carriera. Don Diablo è stato incoronato Highest Climber nell'ultima Top 100 di DJMag, arrivando fino al trentesimo posto. Dietro la sua figura, però, c'è tanto altro da raccontare, a partire dal suo rapporto con i fan e da Dance4Life, l'associazione attraverso cui scopre nuovi talenti della musica elettronica. Proprio l'arte del DJing è l'argomento della sua intervista di fine anno, prima della performance di Singapore.

L'esplosione degli ultimi dodici mesi è arrivata grazie alla future house, che gli ha permesso di scalare oltre cinquanta posizioni nel ranking della rivista britannica. Eppure, il produttore olandese non garantisce di ancorarsi al genere:

È stato un anno importante, abbiamo ottenuto consensi importante grazie allo stampo della future. Credo che sia l'onda del momento, perchè in queste tracce si sente una maggiore energia rispetto alla classica house che conoscevamo. Può essere un percorso di qualche anno, come anche un movimento destinato a durare nel tempo, ma al momento credo di fare la cosa giusta seguendo questo percorso. Poi ognuno è libero di intraprendere il proprio, ma io non credo di fossilizzarmi. Non voglio essere sulla nave che affonda, cerco sempre qualcosa di innovativo.

Il tema dei ghost producers è stato un altro cardine del 2015. Don Diablo non ne sente l'esigenza, ma il lavoro di tutti va premiato:

Produco musica da quando avevo 15 anni, sono un nerd della musica. Non ho nulla in contrario sul tema, anzi credo sia un bene circondarsi di gente che possa permettere una crescita professionale. Il problema subentra quando non viene riconosciuto il lavoro al momento della release. Lo trovo un po' immorale. Ci sono tantissimi ragazzi talentuosi che hanno bisogno soltanto di un'occasione, è un peccato relegarli a semplici aiutanti.

Don Diablo Pleasureland
Don Diablo, una vita da talent scout

Proprio qui emerge il pensiero di Don Diablo, che sprona i talenti ad uscire allo scoperto:

Fare musica è alla base di tutto questo percorso. Mettere in pratica la propria creatività è la cosa più importante: chiunque può fare il DJ, anche mia nonna o qualsiasi persona vi venga in mente. Serve fiducia, ancor prima che applicazione, perchè non si tratta di una strada in discesa. L'occasione può arrivare da un momento all'altro, magari proprio quando sembra andare tutto storto o quando non si hanno idee sufficienti. Anch'io ho in mente un sacco di potenziali tracce che, per un motivo o per un altro, potrei rilasciare tra 4-5 anni. Se dovessi dare un consiglio a qualcuno, sarebbe quello di non arrendersi mai.

L'attenzione al futuro della musica elettronica è una prerogativa del DJ olandese, autentico talent scout in giro per il mondo con la sua Dance4Life. La grande considerazione di cui gode nel panorama EDM è dimostrata non solo dai voti su DJMag, ma anche dal legame simbiotico con gli appassionati del genere. Tra questi, potenzialmente, potrebbe nascondersi il prossimo Oliver Heldens o un novello Martin Garrix, pronti al boom sotto l'ala di Don Diablo.

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