Fabri Fibra – Trainspotting Testo
Queste sostanze agiscono disorientando le funzioni cerebrali e creando effetti sensoriali del tutto imprevedibili.
Lo show è la dose / che preparo, / salgo sul palco / e me la sparo. / Il pubblico lo scaldo / dentro un grande cucchiaio
Ah- Strofe magiche di sicuro, / rime acide il beat lo sfiguro. / Provinciale come me, / si ma tu non hai concluso un cazzo, com’è? / Per le marche sono come per Detroit la Chrysler, / macchina da scrivere di getto, geyser, / Eisenhower: mente militare / non ti limitare. / La pace è un simbolo il coltello a scatto, / il disco fisico il successo astratto, / il tempo è un treno passato / lo farò, lo sto facendo, l’ho fatto, / un vortice di tatuaggi / teschi e ossa , scheletri / che escono e si calpestano, / voi rapper nella fossa. /
Allucinato sul beat / metà me metà clone, / la strofa crea dipendenza, / finisce, metadone. /
Negli occhi Trainspotting. (x3)
Trainspotting
Mi piace, non ne abuso è lì il punto. Allora lei mi potrebbe dire: “e dov’è che finisce l’uso?” Lo voleva dire vero? Dov’è che finisce l’uso e dove comincia l’abuso.
Quest’ambiente fa schifo / eppure fotte di brutto, / quando senti le sirene / amico butta via tutto, / c’è la gelatina dentro questa rima oing [?], / c’è la cima dentro il bong accendi *blblbl* boing. / Rime brucio / ho la metrica precisa mi chiamano il sarto / taglio le pa role poi le ricucio. / Ganja me gusta mucho / mi rubi il flow? Ti denuncio. / Faccio paragoni strani questa roba mi fa / sono tossico di rap è droga pago la tariffa / ch-k-zz il rumore della ricevuta, / “ fanculo! “ l’ultima parola l’hai ricevuta?
Ma ripeto siamo sempre qui noi non proibiamo l’uso, cioè noi non lottiamo contro l’uso ma contro l’abuso, per quanto riguarda la questione delle tasse...
Controlla o ignora / prima o poi si ritorna, ma non ora / sono nella bolla, / si decolla / c’è più fumo nel disco che a Gomorra. / (Oh!)
La gente è attaccata ai modi di dire come colla / la base è il fiume che devo risalire, Joseph Conrad, / discorsi morali / roba che poi non capisci del tutto, / in questi locali (cosa?) / fighe da infarto con l’antifurto, / andavo nei centri sociali giravo le canne guardavo le jam, / i testi più belli qualcuno me li ha consigliati nella fase rem. /
Datemi pure del pazzo / però mi sono preso il mio spazio / nel paese dove tutti sanno / che la parola più detta è “cazzo”, / io vorrei fare un disco all’anno / se facessi un disco all’anno / pagherei meno tasse è un lungo discorso, / ma dal testo al master è un lungo percorso, / raga. / Ognuno ha un costo “ma dai!” / se vuoi cambiamo di posto, “magari!”, / interviste ne ho fatte diverse / le domande son sempre uguali, / lo spettacolo è finto / lo avevo già detto e qui lo ripeto, fratè / la musica d’oggi è un’orgia / tutta sullo stesso piano d’hotel
Abbiamo infine gli allucinogeni, essi comprendono la marijuana, l’hashish (ambedue estratti dalla Canapa Indiana), la mescalina e l’lsd, detto in gergo semplicemente: “acido”.
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