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Lo Stato Sociale - C'eravamo tanto sbagliati (audio e testo)

"C'eravamo tanto sbagliati" è il singolo che segna l'atteso ritorno dei bolognesi Lo Stato Sociale.

Guarda qui il video ufficiale

Il brano, in vendita dal 14 aprile 2014, ha portato la band indipendente per la prima volta alla posizione numero uno di iTunes.

Per chi acquista il singolo c'è anche la b-side inedita "Il cassetto del dipendente", che non farà parte del nuovo album targato Lo Stato Sociale.

"C'eravamo tanto sbagliati" richiama nel titolo il celebre film di Ettore Scola "C'eravamo tanto amati", con un testo critico e malinconico, ma al tempo stesso ironico e pieno di speranza.

Testo C'eravamo tanto sbagliati - Lo Stato Sociale

Fanculo a chi non ha mai colpa
a chi ha una scusa per tutto
a chi si è fatto da solo
a chi cerca pubblicità
a chi parla bene per moda e pensa male per moda
a chi si innamora solo per secondo
a chi va sempre di corsa e non è ancora arrivato da nessuna parte
ai conformisti da cortile, ai professori di vita
a chi lo dicono i numeri
a chi la crisi è passata
a chi sogna piccolo e si vive come un grande
a chi non crede alle favole ma ti fa sempre una morale
a chi non alza mai la testa se non per annuire
a chi lo vuole il mercato
a chi lo chiede l'Europa
a chi dice all'estero è tutto meglio e lo trovi sempre qui a lamentarsi
a chi non vota mai e ti da sempre un voto
a chi giudica e non viene mai giudicato
a chi rompe i coglioni e non li mette mai sul piatto
a chi odia il successo e non vuole nient'altro davvero
a chi pensa di dover educare la gente perchè la gente gli fa schifo
e questa cosa lo fa sentire bene e soprattutto tra tutta la gente distaccato e superiore
a chi non gioca per davvero
a chi non sa farsi male
a chi non cala le sue carte
a chi trucca la partita
fanculo a chi non ha iniziato niente
e a te dice che è finita.

Lalalala lalalala

Fanculo a chi non sbaglia le amicizie
a chi si fida se lo dice la tv
a chi gode solo lui
a chi soffre solo lui
ma poi non vuole morire solo
a chi crede di conoscerti se ascolta una canzone
a chi per ogni stronzata ti chiede di scrivere una canzone
a chi in pubbblico ti insulta e in privato vuole sapere quanto scopi
a chi muore di tempo libero e a chi conta le ore
a chi le ha viste tutte e deve raccontartele assolutamente
a chi vuole scherzare su tutti e si prende sempre sul serio
a chi è per la democrazia del televoto e la rivoluzione del digitale
la libertà di pagare a rate e tutti i tuoi piccoli diritti da schiavo
a chi te lo dice da regista, musicista, attore artista
te lo dice e intanto se lo dice da solo
a chi non sta nè a destra nè a sinstra
che se fosse su una strada finirebbe investito
a chi le cose le fa di mestiere in attesa che qualcuno lo paghi
e dice che tu le fai per l'anima del cazzo e hai pure la colpa che ti pagano
a chi non conosce i chilometri, le facce sfatte, gli alberghi sporchi,i sogni mancati,i treni persi,le ore vuote
a chi non sceglie mai,a chi non rischia mai,a chi non sbaglia mai,a chi non brucia mai,a chi non muore mai
a chi non si perde mai
a chi non ha mai davvero paura
a chi è come sarei diventato io se per un pò di paura in meno avessi scelto di non rischiare maif
fanculo a chi non si lascia cadere

Lalalala lalala

a chi ti chiede una firma che tanto è una formalità
a chi non è mai stato lungimirante e ti dice di guardare lontano
a chi si rifà il sorriso e vince le elezioni
a chi somiglia alla parte di me che odio e non se ne va
a chi va tutto bene, sempre tutto bene, sempre solo bene, fanculo.

Lalala lalala

 

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