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Deep Purple a Verona, 18 luglio 2011: l'Arena si tinge di viola (VIDEO)

Ieri sera, 18 luglio 2011, i Deep Purple si sono esibiti all'Arena di Verona: la storia del rock ha stregato l'Italia. Ecco i video della serata.

Andrea Sala Autore:

Pubblicato: | Aggiornato:

Ieri, 18 luglio 2011, i Deep Purple hanno "dipinto" di viola l'Arena di Verona con il loro hard rock d'annata. 

I fan italiani si sono fatti sentire: il "Deep Purple: the songs that built rock tour", infatti, è andato sold out senza stupire più di tanto.

L'occasione, d'altro canto, era davvero unica. Non era solo l'unica tappa italiana per Deep Purple del 2011, ad impreziosire il live show - già di tutto rispetto - c'era anche la German Neue Philarmonic Orchestra.

I 48 musicisti hanno avuto il compito di cambiare ancora una volta il punto di vista e l'approccio ai brani storici che, come dice il nome del tour, hanno "fatto il rock" e la sua storia.

Per il resto i presenti hanno potuo ammirare l'ottava line up dei Deep Purple, line up che comprende i fondatori Ian Paice (batteria), Roger Glover (basso) e Ian Gillian (voce).

Alla chitarra uno stratosferico Steve Morse che, pur non essendo Ritchie Blackmore, tiene il palco e suona in modo eccellente. A completare i DP del 2011 c'era Don Airey alle tastiere, sostituto dell'insostituibile Jon Lord.

L'esibizione di ieri è stata memorabile, sopratutto grazie agli archi della German Neue Philarmonic Orchestra: le canzoni dei Deep Purple erano sia raffinate che potenti. Davvero, una resa notevole.

È un peccato solo che la voce di Ian Gillian non sia più quella di una volta: certo il carisma e la professionalità sono immutate, tuttavia è innegabile la fatica del frontman nel raggiungere certe tonalità. Il fonico e gli effetti gli hanno dato una mano, certo, ma siamo lontani dagli anni '70. 

La voce di Gillian ora ha assunto un tono più caldo, come da blues. Metaforicamente somiglia ad un buon brandy invecchiato, il che non è per forza un giudizio negativo.

Davanti ai 12mila dell'Arena sono sfilate perle del calibro di Highway star, Maybe I'm a leo, Woman from Tokyo, l'immortale Smoke on the waterBlack night e gli altri successi della band, anche i più recenti. Tutti, grazie al contributo della Neue Orchestra, sono apparsi come nuovi, preziosi e davvero potenti.

Il viola ieri sera è stato davvero profondo.

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