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Fenomeno tropical house: dall’idea di Thomas Jack al successo mainstream

Qual è il fenomeno musicale dell'estate 2015? Si chiama tropical house e guru di questo nuovo genere dell'EDM è Thomas Jack. Leggi e scopri cosa si tratta.
Thomas Jack, inventore della tropical house

Se esiste una nuova identità musicale che vede nell’estate 2015 il suo momento di consacrazione, questa è la tropical house il cui “creatore” globalmente riconosciuto è il 20enne dj e producer australiano Thomas Jack. Ma procediamo con ordine. Cos’è la tropical house? Si tratta oggigiorno di un movimento musicale che rientra nell’EDM e nello specifico può essere considerato un sottogenere della deep house.

Suo tratto distintivo è la ritrovata centralità dell’elemento melodico live (i BPM non superano in genere i 120), con una varietà di strumenti che vanno dai fiati alla chitarra classica. Difficile, quindi, classificare con rigore siffatta produzione, che per la sua eterogeneità costruttiva nella melodia si presenta sfaccettata e orientata alla contaminazione.

Ne risulta, sostanzialmente, un approccio meno sincopato rispetto a parte dell’EDM e un sound che – pur restando tutto da ballare – si rende adatto anche al mainstream e all’airplay radiofonico. Thomas Jack definisce così la sua musica: “più che un discorso di forma si tratta dello spirito della canzone [che deve essere] qualcosa di facile da ascoltare, leggero, solare. I generi in senso stretto non importano più a nessuno.”

Eppure, nonostante il ritmo trascinante e orecchiabile, lo sbarco nelle radio non è stato immediato e il successo del giovane dj è maturato solo col tempo. Un anno circa, per l’esattezza. Tanto è stato necessario affinché i remix “Tropical House” di Jack conquistassero il successo di oggi: i mixati hanno superato il 15 milioni di riproduzioni su SoundCloud.

Dopo primi riscontri positivamente virali per i remix del giovane pioniere del genere – con brani che spaziano dalle Haim a Lou Reed a Of Monsters and Men – il passo al coinvolgimento di famosi artisti esterni è stato breve. Thomas Jack ha così voluto accanto a sé colleghi come Bakermat, , Kygo e Robin Schulz (record di streaming per il suo mixato con oltre 5,2 milioni di riproduzioni). Raggiunto quindi lo status di fenomeno musicale, alla tropical house non resta che affermarsi in maniera stabile contando sul costante supporto di web, radio e festival di genere (Coachella, Mysteryland e TomorrowWorld).

Qual è il prossimo traguardo di Thomas Jack? Intanto, confermare il proprio successo con la nuova traccia Rivers (FFRR/Parlophone), quindi continuare ad approfondire le potenzialità della musica in versione tropical con nuovi mixati estivi.

Passibile di variazioni più mainstream (vedi hit quali Prayer in C, Waves, Firestone e Jubel) così come di virate strettamente house, la tropical music avviata da Thomas Jack ha davanti ha sé un percorso da costruire, imprevedibile e sicuramente dagli sviluppi sorprendenti.

 

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