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Kurt Cobain anniversario della morte: fu suicidio o omicidio?

Kurt Cobain: suicidio o omicidio? Oggi ricorre il diciottesimo anniversario della morte del cantante dei Nirvana, ma non tutti sono convinti che si sia ucciso.

Kurt Cobain moriva il 5 aprile 1994 nella sua casa negli Stati Uniti, all'età di 27 anni, ed entrava ufficialmente nel "Club dei 27", in compagnia di Janis Joplin, Jim Morrison e Jimi Hendrix. Per la polizia si trattò di suicidio: colpo alla testa con un fucile Remington calibro 20.

Ma non tutti la pensano così: secondo molti, ci sarebbero diversi punti oscuri e si tratterebbe quindi di un omicidio in piena regola. E a essere coinvolta nel mistero ci sarebbe addirittura la moglie. Ma perché Courtney Love avrebbe dovuto uccidere il marito? Sicuramente per soldi, ma andiamo per ordine.

Il 1° marzo 1994 termina il tour europeo dei Nirvana, con l'ultimo concerto a Monaco. Kurt decide di prendersi una settimana di riposo e si trasferisce a Roma, nella camera 514 dell'Hotel Excelsior. Qui avviene il primo tentativo di suicidio: il cantante va in overdose, con un mix di Roipnol e champagne, ma viene salvato al pronto soccorso del Policlinico Umberto I.

Ecco il primo dubbio: il Roipnol, usato come antidepressivo dalla moglie, è chiamato la droga dello stupro, perché è incolore, inodore e insapore. E Kurt ha diversi segni di ecchimosi sul naso, come se fosse stato costretto a prendere qualcosa. Inoltre, nella stanza Courtney Love trova un biglietto scritto a mano, ma non lo fa vedere a nessuno: era un biglietto d'addio o voleva lasciare la moglie?

Nel frattempo, Kurt torna negli Stati Uniti, ma il 18 marzo Courtney chiama la polizia perché teme il suicidio del marito: il cantante dei Nirvana nega tutto, dicendo che voleva soltanto fuggire dalla moglie. Il 25 marzo Kurt telefona all'avvocato per levare Courtney dal testamento, ma non fa in tempo a firmare.

Il 2 aprile Kurt sparisce: scappa dall'Exodus Center di Los Angeles, dove si era sottoposto a una cura di disintossicazione, e prende un aereo per Seattle. Il 3 aprile Courtney contatta un investigatore privato, Tom Grant, per ritrovare il marito. Nei giorni seguenti Kurt viene avvistato in città, ma nessuno sa di preciso dove si trovi.

L'8 aprile viene trovato il corpo morto del cantante nel garage della sua casa sul Lago Washington. Per la polizia si tratta senza dubbio di suicidio: la morte è avvenuta per "colpo di fucile autoinfllitto alla testa". Ma Kurt era anche in overdose e non torna il fatto che un ragazzo in coma sia in grado di prendere un fucile e uccidersi.

E non ci sono impronte sul fucile e sulla penna che Kurt avrebbe usato per scrivere il biglietto d'addio. Senza considerare che proprio il biglietto d'addio sollevi diversi interrogativi: il testo sembra l'ultimo saluto al mondo della musica e non della vita terrena, e solo le ultime righe sono dedicate alla moglie e alla figlia. Ma secondo gli esperti la grafia di queste ultime righe sarebbe diversa da quella di Kurt.

Inoltre, un certo Heldon Hoke, chiamato El Duce, muore in circostanze strane travolto da un treno, poco tempo dopo l'intervista in cui rivela che Courtney Love gli avrebbe offerto 50.000 dollari per uccidere il marito. Beh, probabilmente il mistero rimarrà tale per sempre, ma il mito di Kurt Cobain non morirà mai!

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