Vasco Rossi su crisi e politica: ma perché scrive su Facebook e non a Monti?

Il rocker di Zocca ha ripreso la propria attività sul web, e non sappiamo se sia un bene e un male. Qualche giorno fa aveva detto di aver perso tutti i suoi clippini per errore, ma in realtà sono riapparsi su un canale YouTube che si chiama "CheGueBlasko". Vasco Rossi si sente forse un po' Che Guevara?

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Ma non finisce qui, perché il Blasco, sul proprio profilo Facebook, si è dato anche alla politica. Prima si è scagliato contro i politicanti: "Non ho cambiato le mie abitudini per paura della Jihad islamica o del terrorismo, figurati se le cambio perché qualche politico in cerca di...voti, spaccia per etiche e morali, leggi che impongono comportamenti o valori che non condivido".

Poi ha iniziato a dare vere pillole di saggezza su come uscire dalla crisi:

Questa Italia ha problemi molto gravi e per risolverli bisognerebbe che tutti facessero un passo indietro. Che i dipendenti pubblici non avessero più tanti privilegi, che dovessero rispondere della loro efficienza, che la giustizia fosse più veloce a costo di eliminare la cassazione. Che le camere fossero solo una. E che l'informazione fosse indipendente dalla politica e nessuno possa possedere più di un canale. Che la polizia fosse in grado di controllare il territorio e che i partiti smettessero di scegliere loro i candidati ma si potesse votare un nome preciso evitando cosi tanti giochetti e manovre clericali all'interno degli stessi.

La parola per i giovani di oggi che direi è "DECOSTRUZIONE"!

Ma forse vuole rubare il posto a qualcuno? Va bene che in Italia non ci stupiamo più di niente, ma questo populismo da due soldi se lo poteva anche risparmiare: tra le altre cose l'idea di una sola camera è veramente assurda. Ci spiace Vasco, ma ti preferiamo decisamente come cantante!

Per volete seguire la vicenda, e leggere tutti i commenti, andate sul profilo Facebook di Vasco Rossi.