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Manfree sotto i riflettori per EDM Italy

Poliedrico produttore milanese d'adozione, si avvicina giovanissimo al mondo della musica. Leggi la nostra intervista per scoprirne di più su questo giovane talento.

Edoardo Pasotto Autore:

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La nostra intervista  a Manfree in esclusiva

La sua passione per la musica nasce a 6 anni, quando inizia a suonare il piano. Con il passare del tempo impara a suonare il basso, la chitarra e la batteria ed oggi è uno dei produttori di punta della Wall Music Records. 

Quando e come ti sei avvicinato alla musica elettronica?

Ho iniziato ad ascoltare musica elettronica nel 2004, quando i miei genitori mi regalarono una raccolta di remix di brani dei Depeche Mode. Quello è stato il momento in cui ho iniziato ad apprezzare le sonorità più elettroniche della musica pop. In seguito, a cavallo tra il 2010 e il 2011, dopo essermi innamorato del sound di “Strobe”, la traccia di Deadmau5, ho intrapreso i primi esperimenti di produzione EDM, cosa che mi ha appassionato immediatamente e continua ancora ad appassionarmi, perché è una materia in continua evoluzione in cui non finisci mai di imparare e migliorare.

C’è un momento della tua carriera fino ad oggi che ricordi particolarmente?

Questa domanda la dividerei in due punti: uno è quello che riguarda il DJing e le sue relative performance, l’altro riguarda la produzione. Per quanto riguarda i DJ Set, sicuramente uno dei momenti più emozionanti è stato lo scorso 15 Luglio, quando ho avuto l’opportunità di esibirmi nel loft del Ministry of Sound di Londra, un locale storico, in cui non avrei mai pensato di entrare, se non da cliente. È stato proprio bello ritrovarsi in un luogo totalmente sconosciuto e poter vedere con i propri occhi come cambia la situazione uscendo dall’Italia. Viceversa, per quanto riguarda il mondo della produzione, sicuramente il momento più emozionante è stato quando, entrando in un bar a bere un caffè, ho sentito passare per la prima volta in radio una mia produzione e non in una radio qualsiasi, bensì Radio 105. È stato uno dei primi risultati che mi ha spinto a credere ancora di più in quello che faccio e a cercare di migliorarmi costantemente per ottenerne sempre di migliori.

 

Manfree durante un suo Dj Set

Qual è il tuo setup in studio?

Lavoro prevalentemente in the box, ovvero per la parte che riguarda la creazione e l’editing dei suoni elettronici non utilizzo sintetizzatori esterni, ma software. E’ sottointeso che per me resta fondamentale per la composizione l’utilizzo di una tastiera, perché la musica non si scrive con il mouse sullo schermo, ma si suona. A tal proposito, utilizzo spesso le mie chitarre e il mio basso, che secondo la mia visione, danno un tocco e una dimensione più naturale alle produzioni. Infatti, mi sto guardando intorno per aggiungere al più presto nel mio setup anche delle percussioni, per la gioia dell’inquilina dell’appartamento accanto!

Sul palco di quale evento vorresti esibirti in futuro?

Eh beh, qui c’è l’imbarazzo della scelta! Diciamo che un evento che mi ha sempre affascinato, è l’Ultra Music Festival di Miami, sarebbe davvero un sogno! In ogni caso tutti gli eventi meritano e a parte sognare i grandi festival mondiali o i club più famosi, mi diverto anche a suonare negli eventi privati o ovunque mi sia possibile, pur di far ballare e divertire le persone!

Con chi vorresti collaborare?

Bella domanda! In futuro, vorrei sicuramente collaborare con artisti o produttori del mondo pop, che a mio avviso, rimane il genere musicale più completo, perché più di tutti offre spazio alla rivoluzione di sound e di scrittura e non è legato a particolari schemi se non quello di arrivare al cuore delle persone. Inoltre, proprio perché non è legato al sound, ti permette di usufruire di tutte le influenze presenti nei vari generi musicali esistenti al mondo. Comunque, lavorare alla produzione e agli arrangiamenti di una band, potendo combinare elettronica e strumenti acustici, sarebbe una grande soddisfazione. Se devo per forza fare un nome, allora lo faccio per indicare un personaggio da cui traggo forte ispirazione e perché poi, è impossibile anche solo immaginare una qualsiasi collaborazione. Sto parlando di Mike Shinoda dei Linkin Park, uno dei musicisti/produttori che a parer mio meglio ha combinato pop, rock, rap e elettronica. Infatti loro sono uno dei gruppi che più ascolto fin da quando ero bambino e penso proprio che non mi stuferanno mai!

Quali progetti hai al momento?

Ho delle tracce club pronte e in attesa di essere pubblicate. Inoltre, sto lavorando ad altre produzioni per progetti di varia natura. Ad essere onesti, mi piace sperimentare e provare a fare un po’ di tutto, senza dover per forza prendermi sempre sul serio: la musica per me è divertimento, e quindi mi piace lavorare anche in progetti musicali che altri producer snobberebbero a priori. Più precisamente, una delle sfide recenti è una traccia trap che sto producendo in collaborazione con la pagina Facebook “Dark Meme Gang” e con gli youtuber Genzo e Ipant’s. Vediamo cosa ne verrà fuori!

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