Concerti

Bob Dylan e Mark Knopfler in Italia stregano Roma e stasera tocca a Milano

Bob Dylan e Mark Knopfler hanno stregato le prime tre tappe in Italia del tour congiunto: ecco i video e stasera tocca a Milano.

Andrea Sala Autore:

Pubblicato: | Aggiornato:

Bob DylanMark Knopfler hanno quasi terminato le tappe italiane del loro tour congiunto: dopo Padova, Firenze e Roma, infatti, stasera il tour è di scena a Milano, presso il Mediolanum Forum.

L'ultimo spettacolo romano, così come i precedenti, ha stregato la platea: sebbene i due portino sul palco una tradizione e un tipo di musica differente Dylan e Knopfler si sono già esibiti in alcuni duetti live, come per Leopard-Skin Pill-Box Hat, It Ain' t Me, Babe, Things Have Changed e Mississippi. Lecito, dunque, attendersi altre performance in coppia anche stasera.

La strana coppia poi tanto strana non è: i due si conoscono e stimano da molto tempo. Già nel 1965 Mark Knopfler mise in piedi il suo primo gruppo proprio suonando canzoni di Dylan, mentre il 70enne Menestrello di Duluth volle la magica chitarra di Mark per il suo disco "Slow train coming" del 1979. Il legame, dunque, c'era e c'è ancora.

Questo aspetto si vede e non si vede, in sede live. A Roma le atmosfere sono cambiate radicalmente ad ogni esibizione dei due storici musicisti: Mark Knopfler ha portato sul palco il suo straordinario tocco blues-rock, con qualche divagazione nel country-folk delle sue radici scozzesi: c'era Sailing to Philadelphia, l'inedito Privateering e Cleaning my gun, senza dimenticare l'opener What it is.

Dei Dire Straits c'è poco, ma i pezzi sono significativi: So far away chiude lo show, mentre Brothers in arms provoca il boato del pubblico. Ma la vera star, fra chitarre acustiche, elettrice e mandolini, è sempre il tocco magico sulle corde che solo Mark Knopfler sa esercitare. Già questo vale il prezzo del biglietto.

L'ingresso di Bob Dylan, poi, cambia tutto. Il palazzetto, ogni palazzetto, si trasforma in un club newyorchese dove Mr Zimmerman suona il blues con la sua inconfondibile voce gracchiante e roca, come si conviene al genere.

Come sempre l'atmosfera oscura evidenzia ed esalta i personaggi dei suoi testi, personaggi dipinti con tale maestria che le candidature al Nobel per la letteratura per Dylan non sono mai una sorpresa.

Così sui pachi - uno vale l'altro - Dylan a 70 anni mette in scena la sua carriera, il suo pensiero e le sue storie: Desolation Row, Highway 61 Revisited, The Lonesome Death Of Hattie Carroll, The ballad of Hollis Brown, All along the watchtower, Like a rolling stone e Blowin’ in the wind sono alcune perle che Bob regala ai suoi fan. 

E stasera si replica al Mediolanum Forum di Assago, ultima tappa italiana e ultima occasione per vedere due mostri sacri all'opera.

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