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Sanremo 2012: opinioni a freddo sulla serata e sulle vallette Belen e Canalis

Sanremo è uno e trino: conduttore, vallette e canzoni. Ieri sera una cosa è assolutamente mancata e le altre due non hanno di certo brillato.

 

E finalmente la prima puntata della 62esima edizione del Festival della Canzone Italiana è andata.

E’ andata con uno strascico di polemiche che ha fatto proseliti su tutti i social network a cominciare da Twitter. Basta scrivere #sanremo per  tuffarsi in un mondo fatato di esperti di musica, esperti di media, esperti di televisione, esperti di look. Insomma, tutti gli italiani o quasi sono rimasti incollati davanti alla tv. Tutti hanno criticato, ma tutti erano lì. E menomale. Sanremo è Sanremo.

Ma andiamo per ordine: Luca e Paolo, Morandi che non ha imparato ancora chi dei due è Luca e chi è Paolo (Vabeh, non è l’unico); Rocco Papaleo e le sue battute sul governo tecnico migliori di quelle dei già citati Luca e Paolo; Adriano Celentano. Adriano Celentano e i 55 minuti di monologo e gag assieme al collega Pupo. I cantanti che si improvvisano attori non sono mai brillanti (almeno quelli italiani). Questo ne è stato l’esempio lampante. Celentano che parla, canta ma non molleggia, Celentano. Celentano che ci prova ma che forse non ci riesce. Arrivati al quarantesimo minuto della sua esibizione sul palco dell’Ariston l’età media era di 65 anni: Morandi, Pupo, Papaleo e Celentano. Aiuto.

 

Ma cos’è davvero mancato in questo Festival? Di sicuro non i problemi tecnici - il voto della giuria reso impossibile da un guasto tecnico – e neanche l’infinita durata, non sono mancate le pubblicità, non è mancata la solita cartolina dedicata alla famosa città ligure. Quella che è davvero mancata è stata una presenza femminile forte sul palco.

Diciamocelo chiaramente, Sanremo è uno e trino: conduttore, vallette e canzoni. Sì, proprio in questo ordine. La discesa delle scale, i cambi di abito, l’ocaggine mista all’inettitudine e la bellezza disarmante resa ancor più evidente dai vestiti cuciti su misura che diventano il sogno di ogni spettatrice media. 

 

Ecco, ieri sera dopo le 23:00 Belen e la Canalis fanno il loro trionfale ingresso sul palco. La prima bellissima e a suo agio, la seconda ingessata. Anche stavolta il meraviglioso mondo di Twitter non si è fatto attendere con i suoi commenti (provate a scrivere #patata #sanremo, comprate dei popcorn e godetevi lo spettacolo).

Last but not least, perché sempre di festival della canzone italiana si tratta, le canzoni. Livello non troppo alto e solita presenza scenica di dubbio gusto. Abbinamenti stravaganti e colori mischiati a caso (Noemi), travestimenti stile Pirati dei Caraibi (Irene Fornaciari), scarpette da calcetto sotto il frak (Bersani), genialità e voglia di non invecchiare (Loredana Bertè), compostezza ed eleganza (Arisa) e chi più ne ha più ne metta. Questa 62esima edizione a livello di qualità non eccelle, eppure i soliti ritornelli costruiti ad hoc restano nella testa come la tradizione vuole.

Chi vincerà? C’è chi giura e scommette su Emma, chi tanto preferisce con sorpresa Arisa e chi apprezza Renga (che sul palco ha portato uno show a metà strada tra un concerto dei Coldplay e uno striptease con le sue movenze sensuali) e Carone dove lo mettiamo?

Insomma, anche quest’anno il Festival è iniziato e con esso tutte le polemiche annesse.

E siamo solo alla prima serata, 44% di share, milioni e milioni di telespettatori e tanti detrattori. W l’Italia e viva la musica. W anche Gianni Morandi. W Sanremo!

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