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Droga, chiuso anche il Kursaal di Lignano

Continua la mano pesante sulle discoteche italiane. Dopo le famose condanne al Cocoricò, tocca anche al noto club friuliano: svenuta una ragazza di 17 anni.

Antonio Gargano Autore:

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Kursaal Lignano

Non si placa l'escalation dei casi di droga nelle discoteche italiane, con relative sanzioni ai danni degli stessi club entro i quali si sono svolti i fatti. Dopo la chiusura del Cocoricò e i casi di Messina e Santa Cesarea, anche Lignano Sabbiadoro vede il suo nome tra le località incriminate. Stavolta non è morto nessuno, ma una minorenne ha rischiato grosso durante un evento del Kursaal, noto locale friulano che ha recentemente ospitato anche una performance di Gigi D'Agostino.

Soltanto diciassette anni per una ragazza che, una volta entrata nel bagno della discoteca, ha acquistato sostanze stupefacenti da uno spacciatore: poco dopo l'assunzione della droga, arriva il mancamento che rischia di mietere un'altra vittima in un'estate da dimenticare. Il Kursaal si è visto comminare un provvedimento di chiusura di ben quindici giorni, nel pieno della sua attività turistica, ma l'impressione è che si assisterà all'ennesima battaglia legale tra le autorità competenti e l'amministrazione del club di Lignano.

Kursaal Lignano
Kursaal, nuova pagina nera della nightlife italiana

Anche in questo caso, non sono contestabili le misure di sicurezza e prevenzione già attuate dal direttivo della discoteca: Renato Fusco, avvocato che difende i dirigenti del Kursaal insieme a Vincenzo Cinque, ha dichiarato:

Siamo di fronte ad un provvedimento sproporzionato ed illegittimo: andremo avanti con tutti i mezzi legali a nostra disposizione per accertare la totale estraneità della discoteca in questo evento che ha rischiato di diventare nefasto. I gestori del Kursaal si sono adoperati per anni, affinché il proprio locale rispettasse tutte le norme imposte dallo Stato. Questa è una doppia beffa e non abbiamo nessuna intenzione di darla vinta per un episodio che, ripeto, vede il club assolutamente estraneo alla vicenda.

La stretta, dunque, non si ferma. L'estate italiana del 2015 verrà indubbiamente ricordata per la dura repressione nei confronti dei locali che, per una serie di circostanze spesso non riconducibili alla negligenza, ospitano casi di morte o di forti traumi per la piaga della droga. Continua ad emergere un'idea sbagliata della nightlife di casa nostra, con la speranza che, al più presto, le misure restrittive lascino il passo a quelle preventive, promosse dagli stessi gestori ormai da parecchio tempo.

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