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Cocoricò, De Meis si dimette da GM

Il numero uno della discoteca di Riccione annuncia l'addio dopo tre anni di direzione. Decisivo lo scontro mediatico dopo la morte del sedicenne, avvenuta sabato.

Antonio Gargano Autore:

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Fabrizio De Meis Cocoricò

Non si tratta esattamente di un fulmine a ciel sereno, anche se la notizia faticava a trovare riscontri certi nel corso dell'ultima settimana. Fabrizio De Meis ha annunciato le dimissioni dalla carica di General Manager del Cocoricò, a fronte del processo mediatico imbastito nei sette giorni precedenti. La morte di Lamberto Lucaccioni, il sedicenne ucciso dalla droga, ha costretto l'imprenditore a chiudere la sua esperienza al timone della principale discoteca italiana dopo tre anni.

È stata una settimana durissima, quella vissuta da De Meis. I maggiori media nazionali hanno dato vita ad una caccia alle streghe senza criterio, incapace di giungere ad una conclusione razionale, basandosi soltanto sui luoghi comuni che caratterizzano il mondo della notte. Indubbiamente, non è un organo di stampa il luogo o il mezzo adatto ad accertare le responsabilità di ognuno: le autorità competenti sono chiamate a ponderare le decisioni ed analizzare con attenzione maniacale il corso degli eventi.

Cocoricò droga
Cocoricò, i manifesti di sensibilizzazione contro la droga

Nel frattempo, l'ormai ex General Manager racconta le sue impressioni dopo sette giorni di grande difficoltà personale ed imprenditoriale:

Nel corso della mia gestione, tutto lo staff si è impegnato a prevenire qualsiasi tipo di irregolarità nell'area del Cocoricò. Abbiamo rischiato di incorrere anche in querele da parte di chi veniva controllato, ma ho sempre preferito la prevenzione del club ai nostri interessi legali. Sono stati tre anni intensi, la musica è cambiata e con essa anche la fruizione della discoteca: siamo sempre stati innovativi, sia nell'organizzazione degli eventi sia nelle misure di sicurezza adottate durante le serate. Sono metodi che possono essere recepiti o meno, finchè non emergono morti come queste a spazzar via tutto il buon lavoro che abbiamo portato a termine. Anche in quest'ultima settimana, i 6x3 contro la droga non sono bastati. Mi sento solo, abbandonato dalle istituzioni nazionali, che non hanno dato seguito alla collaborazione con quelle regionali e cittadine. Per questo motivo ho rassegnato le dimissioni da General Manager. Spero non si giunga ad una chiusura del locale, ci sono 200 famiglie legate a doppio filo con il Cocoricò.

Fabrizio De Meis
Fabrizio De Meis, dimissioni dopo tre anni da General Manager

Dello stesso avviso il legale rappresentante del club di Riccione, l'avvocato Alessandro Catrani, che esprime la sua solidarietà a Fabrizio De Meis:

Ho assistito il Cocoricò per tanti anni e sono stato attento osservatore dei successi internazionali del suo General Manager. Per questo esprimo la mia vicinanza alla direzione del club, con l'auspicio di poter trovare una soluzione congeniale dopo questo processo mediatico avviato da domenica mattina. Non accetto che si invochi la chiusura del locale senza l'esistenza di parametri legali: evitiamo i verdetti a furor di popolo, spesso dettati dall'ignoranza, e affidiamoci agli strumenti che ci fornisce la giurisprudenza. Vorrei sottolineare il contraltare più appropriato in questi giorni: è morto un ragazzo, siamo vicini alla famiglia, ma desidero ricordare i grandi sforzi del Cocoricò nel prevenire e sanzionare comportamenti illeciti di sua competenza. Si può denunciare, si possono adottare diverse misure in tal senso, ma non possiamo impedire che il pusher torni nel club, se munito di regolare tagliando d'ingresso. Devono essere le istituzioni a dare l'esempio. Per questo, la mia premura è che si parli con cognizione di causa e senza gettar fango sul lavoro di centinaia di persone, da sempre impegnate nel divertimento e nella prevenzione di queste particolari situazioni.

Dopo il weekend di Axwell e Maceo Plex, è toccato a Sebastian Ingrosso e Marco Carola. Il Cocoricò è andato avanti nella sua programmazione estiva, ma il rischio di una chiusura alle porte di agosto rimane un'ipotesi concreta. Adesso, senza De Meis alla guida, potrebbero aprirsi nuovi scenari dal punto di vista delle strategie legali. Lo scontro è destinato a prolungarsi oltre l'estate, con l'auspicio che siano accertate le reali responsabilità della morte di Lamberto.

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