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Cassazione, nuove sanzioni per chi viola le norme di sicurezza

La stretta arriva dopo il ricorso del Nepentha di Milano, rigettato per il mancato rispetto delle norme sulla capienza. Nessun beneficio sulla tenuità del fatto.

Antonio Gargano Autore:

Pubblicato: | Aggiornato:

Cocoricò Piramide

La chiusura del Cocoricò per quattro mesi, a quanto pare, è soltanto la miccia per l'avvio di una procedura ben più ampia. Le nuove disposizioni arrivano direttamente dalla Cassazione, che aggiorna le sanzioni in caso di violazione delle norme di sicurezza. La nuova stretta da parte delle autorità non arriva dal caso del club romagnolo, bensì da quello del Nepentha.

Nepentha Milano
Nepentha, violazione delle norme di sicurezza

Il gestore del noto locale di Milano, infatti, si è visto comminare sei giorni di arresto ed una multa di 70,00 € per lo sforamento della capienza a norma di sicurezza, più altri nove giorni e 105,00 € di ammenda per non aver mantenuto libere le vie di fuga, oltre ad una più generale cattiva gestione delle norme d'emergenza. Il secondo provvedimento, però, è caduto in prescrizione. Dopo la condanna, è giunto il ricorso: il verdetto della Cassazione dice "respinto" ed apre ad una serie di nuove disposizioni per le discoteche italiane.

Colui che, titolare di un club, viola in maniera reiterata le misure di sicurezza, nel caso del Nepentha lo sforamento del numero massimo di capienza del locale, non può accedere ai benefici sulla tenuità del fatto in caso di condanna. Così si è espressa la I Sezione Penale della Cassazione, immediatamente dopo aver rigettato il ricorso del numero uno del locale milanese, poichè l'imputato non risultava "condannato alla pena minima edittale, il che significa che l'apprezzamento delle caratteristiche specifiche della vicenda ha giustificato punizione a tale soglia superiore".

Inoltre, "le condotte antigiuridiche ascritte al ricorrente risultano essere state plurime e reiterate nel tempo, il che contrasta con il disposto dell'art. 131 bis del codice penale, terzo comma, il quale esclude esplicitamente la causa di esenzione dalla pena quando i reati abbiano ad oggetto condotte plurime, abituali e reiterate, configurando in tal modo un'espressa condizione ostativa all'ammissione al beneficio".

Un nuovo giro di vite, dunque, tiene sotto scacco le discoteche italiane, alle prese con i postumi della chiusura del Cocoricò, che ha chiuso con Martin Garrix le sue serate EDM. Continua ad abbattersi la falce giuridica, che stavolta penalizza un centro della nightlife come Milano. Con le nuove disposizioni, immediatamente attive, anche il mese di agosto vedrà numerosi locali alle prese con la revisione delle proprie misure di sicurezza.

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