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Festival di Sanremo: Celentano e i problemi tecnici dominano la scena

I big sovrastati dalla esibizione del Molleggiato, tra esplosioni, attacchi politici e canzoni. I pezzi più sanremesi sono quelli di Noemi e Renga, mentre la favorita Emma si butta sul rock sociale.

Tra balletti spaziali, blitz della Finanza e defezioni eccellenti si è aperto il 62esimo Festival della Canzone Italiana in quel di Sanremo.

Il peso della canzone d'apertura tocca a Dolcenera con l'elettropop di "Ci vediamo a casa",

poi Samuele Bersani che propone "Un pallone" tra l'intimista e lo stralunato. Ci si aggira in territorio più sanremese sia con Noemi ("Sono solo parole") sia con Francesco Renga ("La tua bellezza").

Confina con il tango "Al posto del mondo" di Chiara Civello, l'atmosfera si anima con Irene Fornaciari ("Il mio grande mistero"). Poi le bombe, in tutti i sensi, di Celentano, che si esibisce anche in svariati medley italo-inglesi sull'onda del classico "Prisencolinensinainciusol". Poi, dopo il lunghissimo blocco dedicato al Molleggiato, riprende la sfilata dei big, a partire dalla favorita Emma Marrone che si butta sul rock d'impegno con "Non è l'inferno".

Cantano anche le "vallette di scorta" Elisabetta Canalis e Belen Rodriguez, così scivolano a tarda notte le esibizioni dei restanti big cioè, in ordine sparso, Nina Zilli, Berté-D'Alessio, Finardi, Carone-Dalla, Arisa, Matia Bazar e Marlene Kuntz. Con una piccola consolazione per tutti: dato che il meccanismo di voto della giuria demoscopica si è inceppato subito, non ci sono eliminazioni. 

Ma il pezzo più interessante, per vari motivi, resta questo:

Voi che cosa ne pensate? Sta sera di nuovo...

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