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Facebook si prepara ad accogliere la musica in streaming

Con l'assunzione del nuovo direttore di strategia e sviluppo musicale, l'azienda di Zuckerberg punta ad inglobare, una volta per tutte, la musica nella piattaforma

Francesco Cutello Autore:

Pubblicato: | Aggiornato:

Il CEO di facebook Marck Zuckerberg

Novità in arrivo ai piani alti del social network più famoso al mondo.  Facebook ha recentemente assunto Tamara Hrivnak, strappandola a Youtube, dove ricopriva il ruolo di direttrice nelle partnership musicali.  Un chiaro segno che fa capire dove l’azienda di Zuckerberg stia volgendo lo sguardo per il suo futuro.

Dopo aver provato ad inglobare in vari modi l’universo musicale nella piattaforma, facebook aveva messo in stallo l’idea, lasciando agli utenti la possibilità di condividere i brani ascoltati sui vari Spotify, Beats e compagnia bella, senza spingersi troppo oltre.  In effetti, il mondo della musica streaming, con le sue intricate implicazioni legali e di copyright, è un terreno in cui bisogna muoversi con cautela.

Per questo si è deciso di affidarsi alla Hrivnak, facendo leva sulla sua esperienza e i suoi prestigiosi contatti con le etichette discografiche.

La neo assunta ha commentato, proprio su facebook, la sfida che l’attende:

"Mi unisco a facebook per guidare la strategia globale musicale e il business development. È una nuova avventura per me e non vedo l’ora di approfondire la relazione che facebook ha con l’industria musicale.  

La musica è importante e conta – ci connette e ci lega a tempi, luoghi, sentimenti e amici.  La mia carriera è stata dedicata a scovare opportunità di crescita della musica nel mondo digitale.  Facebook rende il mondo più aperto e connesso e la musica può giocare un ruolo importante – Sono felice di poter contribuire a questo obiettivo."

Vedremo a che risultati riuscirà ad arrivare Tamara Hrivnak.  In precedenza, le incursioni di facebook nel mercato musicale non avevano avuto grande successo.  Basti pensare all’integrazione con Spotify nel 2011 che aveva portato molti utenti a lamentarsi per il fatto di essere obbligati a loggarsi con facebook per poter ascoltare la musica.  O al 2015, quando aveva provato a concludere accordi con le etichette discografiche per poi lanciare, nello stesso anno, le Music Stories, operazione che si era conclusa in un nulla di fatto dopo poco tempo.

Lo sforzo e l’inclinazione di Zuckerberg verso il mercato musicale tuttavia continua.  Solo questa estate, l’azienda di Palo Alto ha assunto lo staff dell’app di ‘music selfie’ Eyegroove, che verosimilmente andrà a collaborare con il nuovo direttore Tamara Hrivnak.

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