Mikey Welsh, ex-bassista degli Weezer, è morto

Mikey Welsh, ex-bassista della band americana Weezer, è stato trovato morto in un albergo di Chicago lo scorso sabato.

Welsh, 40 anni, era padre di due figli e si trovava nella città del vento per assistere al concerto del suo vecchio gruppo, che avrebbe partecipato al Riot Fest quella stessa sera.

Lo staff del Raffaello Hotel di Chicago ha trovato il corpo nel pomeriggio: Welsh doveva effettuare il checkout dalla stanza ma non si era presentato alla reception, il che ha insospettito il personale dell'albergo.

La causa della morte è ancora imprecisata e si aspettano i test tossicologici sul corpo di Welsh, anche se si sospetta un overdose.

Welsh conobbe il frontman degli Weezer, Rivers Cuomo, nel 1997, quando i due suonavano nella band Homie. Successivamente Cuomo gli propose di entrare stabilmente nella lineup anche dell'altro suo gruppo, dopo la defezione di Matt Sharp nel 1998.

Dopo la registrazione di qualche demo alcune tensioni interne portarono ad un nuovo periodo di inattività. Welsh fece il suo debutto live con gli Weezer al loro ritorno live nell'estate del 2000, per una serie di festival tra cui il Warped Tour.

Poco dopo arrivarono le registrazioni del nuovo album della band, il terzo album, intitolato "Weezer" (conosciuto come il "Green Album" ). Dal disco vennero estratti i fortunati singoli Hash pipe e Island in the sun. Quello fu l'unico album registrato da Welsh con il gruppo.

Il bassista poi uscì dal gruppo nel 2001, per vaghi motivi che si rivelarono essere poi legati a crisi di nervi e ad altri problemi di salute mentale. Nell'agosto dello stesso anno Welsh ricevette alcune cure in un ospedale psichiatrico dopo aver tentato il suicidio con dei farmaci.

Dopo questo episodio si era trasformato in un artista visuale, riscuotendo un discreto successo. A Chicago doveva anche riprendere lo show degli Weezer, ma la morte gliel'ha impedito.