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Processo Michael Jackson, altre foto shock (VIDEO)

Al processo per la morte di Michael Jackson sono state mostrate altre foto shock, mentre il medico che ha eseguito l'autopsia smonta la difesa.

Andrea Sala Autore:

Pubblicato: | Aggiornato:

Il processo per la morte di Michael Jackson che vede imputato il dottor Conrad Murray si arricchisce di nuove foto shock del cadavere del re del pop. Nel corso dell'ultima seduta in aula, infatti, i legali dell'accusa hanno mostrato uno scatto particolarmente "forte": nella foto si vede il corpo del cantante, appena prima dell'autopsia. Non ve lo mostreremo, ma se proprio volete vederlo riandiamo a questo link.

A colpire è sopratutto la magrezza di Jackson, così come - dopo un accurato zoom - è stato facile notare numerosi segni di ferite e lividi piuttosto pronunciati ad un braccio, come se qualcuno si fosse accanito ad iniettare sostanze nel corpo di Jacko.

 

Il medico che ha eseguito l'autopsia sul corpo di Michael Jackson ieri era presente in tribunale come testimone e ha dato la sua versione dei fatti. Ai giurati il dottor Christopher Rogers ha detto di dubitare che il cantante abbia causato la propria morte.

Il medico, che aveva ufficialmente definito la morte di Jackson come un omicidio nel 2009, ha affossato la tesi della difesa secondo cui il re del pop si era iniettato da solo la dose letale di Propofol. "Le circostanze dal mio punto di vista non supportano l'auto-somministrazione di Propofol", ha detto Rogers.

Secondo il dottore, infatti, Jackson non avrebbe avuto il tempo di assumere l'anestetico e di smettere di respirare nei due minuti di tempo in cui Conrad Murray ha detto alla polizia di aver lasciato solo il cantante. Rogers ha anche osservato che la quantità di Propofol trovata nel sangue di Jackson è stata molto più alta della dose relativamente ridotta di 25 milligrammi che Murray sostiene di aver somministrato alla pop star.

Rogers ha detto alla giuria che la mancanza di attrezzature di dosaggio preciso avrebbe causato un errore da parte di Murray nello stimare la quantità di farmaco che stava maneggiando.

Il dottore ha anche stigmatizzato l'uso del Propofol come sonnifero. "Il problema che il signor Jackson aveva era che non riusciva a dormire e non è opportuno somministrare Propofol in quella situazione. Il rischio è superiore ai benefici", ha detto Rogers alla corte.

Dopo i momenti di felicità del recente concerto tributo a Cardiff, dunque, l'attenzione torna sui particolari più sordidi della vicenda. Che speriamo si chiuda in fretta.

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