Sanremo 2014 non decolla: rimangono sintonizzati 9 milioni di telespettatori

9 milioni di spettatori sono una cifra davvero invidiabile per un qualsiasi programma televisivo. Ma quando si parla di Sanremo, il discorso cambia decisamente.
La terza serata dell'edizione 2014 ha registrato ancora meno ascolti delle prime due.

Il direttore della Rai Giancarlo Leone continua a perseverare nella sua visione ottimistica della questione. In conferenza stampa ha dichiarato:

Sono felice del recupero degli ascolti della terza serata rispetto alla seconda con un punto percentuale di share in più realizzato. Non ci siamo fatti intimidire dalla percezione diffusa sul calo delle puntate precedenti, al punto di decidere di aprire la terza puntata con un omaggio ad Abbado. Segno che la ricerca della qualità deve prevalere sempre sugli ascolti.

Il recupero di cui si parla equivale ad un solo punto di share rispetto alla serata precedente. Leone dice "percezione", ma i dati parlano chiaro (sorvoliamo sul concetto di "qualità").
La prima parte la trasmissione è stata vista da 8 milioni e 936mila spettatori, il 34,36% dello share; nella seconda da 4 milioni e 17mila, pari al 39,14% di share.

Anche se Canale5 è stato il canale concorrente di Rai 1, la partita di Uefa Europa League Swansea-Napoli è stata vista da 3 milioni 404 mila telespettatori, l’11,89% di share. Un risultato quindi che non giustifica la "fuga" di telespettatori dal Festival.

Il picco di ascolti è stato raggiunto con la presenza in scena di due ospiti: i momenti più visti sono stati l'intervento del critico d'arte Flavio Caroli e la fine dell’esibizione di Renzo Arbore.

Ora si punta tutto sulla quarta serata, dedicata alla canzone d'autore, durante la quale i 14 big reinterpreteranno alcuni tra i più celebri brani della canzone italiana accompagnati da altri artisti italiani ed internazionali.

Chissà se la tattica amarcord otterrà l'effetto sperato...