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Whitney Houston, minacce e lettere minatorie

A circa un anno dalla morte emergono novità sulla vita di Whitney Houston: per un decennio l'FBI la protesse a causa minacce e tentativi di estorsione.

Andrea Sala Autore:

Pubblicato: | Aggiornato:

Quando si dice analogia fra finzione e realtà. Tutti noi ci ricordiamo della splendida voce di Whitney Houston e della sua prova in veste di attrice nel film "The bodyguard". 

Ebbene, la vita reale dell'artista non era poi così lontana dal suo ruolo con Kevin Costner. Nel decennio 1988-1999, infatti, l'FBI si prese l'incarico di proteggere Whitney Houston da parecchi squilibrati che le inviavano continue minacce e lettere non proprio amichevoli.
Qualcuno arrivò anche a tentare di estorcerle dei soldi.

Come sappiamo, gli ultimi periodi prima della sua tragica morte non furono felici. Anzi, misero in mostra il lato più debole e fragile dell'artista. Lo stesso lato che ne ha causato il tragico decesso.

Ad ogni modo il fascicolo reso pubblico dall'FBI ha mostrato quanto Whitney fosse bersagliata da mitomani e ammiratori ossessivi. Quelli che oggi si chiamerebbero "stalker". 

Un uomo del Vermont, ad esempio, arrivò a scriverle ben 70 lettere in circa 17 mesi, lettere davvero inquietanti che minacciavano di rendere pubblici degli imprecisati particolari sulla vita di Whitney.

Sempre con lo stesso stratagemma, poi, altri avrebbero provato a spillarle dei soldi, arrivando persino a chiedere 100mila e 250mila dollari.

Spesso, purtroppo, assieme al successo arriva anche l'infelicità. Un'infelicità che, alla fine, si è portata via anche una star assoluta come Whitney Houston.

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