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Puff Daddy, cade l'accusa di aggressione: no al processo

Il produttore e musicista hip-hop può dormire sonni tranquilli: l'accusa di aggressione dopo una lite con il coach di football del figlio Justin è caduta.
Puff Daddy

Puff Daddy non sarà incriminato per aggressione, dopo l'arresto avvenuto una decina di giorni fa a causa di una lite avuta con il coach di football del figlio Justin.

La Contea di Los Angeles ha deciso che non ci sono prove sufficienti per dar luogo ad un procedimento penale contro il ricco produttore e performer statunitense che si era reso protagonista di un vero e proprio assalto, con tanto di peso da palestra come arma da offesa.

I poliziotti presenti all'interno del campus dell'UCLA University sono stati costretti all'intervento per fermare Sean Combs ed evitare che la situazione degenerasse in una faida in stile West Coast Vs East Coast.

Dunque, Diddy se la cava ancora una volta, ma la sua fedina penale ormai straripa di accuse come un fiume in piena.

Anche Justin, il figlio del rapper, ha espresso la sua soddisfazione per l'esito giudiziario della vicenda: "Ringrazio Dio di avere un padre che è sempre qui per me".

Guarda questo video di Puff Daddy sulla nostra piattaforma. 

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