Rivoluzione in discoteca, ecco l'alcool vaporizzato

È ancora presto per dire se sarà la soluzione, ma sicuramente è un'innovazione da tenere sotto controllo. L'alcool straripa in ogni discoteca di questo mondo e spesso diventa difficile individuare la sottile linea tra l'allegria e il rischio per la propria salute, ma una nuova idea di ebbrezza potrebbe rendere l'esperienza particolarmente intrigante e, per certi versi, più sicura: è l'alcool vaporizzato.

La Alcoholic Architecture ha recentemente perfezionato un concept di club che, di fatto, eliminerebbe il piano bar da ogni locale, per far posto alla semplice inalazione. Riempire una stanza con l'alcool "del futuro", mentre il DJ continua tranquillamente il suo live-set: è questa la rivoluzione a cui ha pensato l'azienda britannica, pronta a lanciare il commercio entro il mese prossimo. Ci sarà un biglietto per ogni struttura che ospiterà i sofisticati marchingegni alcolici, quantificando un cocktail forte in 40 minuti di respirazione. La prima soluzione scelta sarà il gin tonic.

Per una volta, non sono gli States a fare da capofila nell'innovazione del mercato EDM. Allo stesso tempo, però, non sarà un prodotto da distribuire negli spazi aperti: nulla da fare, quindi, per il Creamfields di questo weekend, dove si alterneranno artisti del calibro di Martin Garrix, Axwell /\ Ingrosso, Alesso e tanti altri. I primi tickets in vendita sono previsti per gli eventi di settembre, presso i club che aderiranno all'iniziativa dell'azienda inglese.

Certo è che, con l'introduzione dell'alcool vaporizzato, potrebbe nascere una battaglia tra la Alcoholic Architecture e tutte quelle discoteche che declineranno la proposta. Gli investitori non mancheranno, vista l'ottima adesione per gli appuntamenti del mese prossimo, ma non è escluso che una novità del genere possa incappare in diversi ostacoli.