Jovanotti – Le storie vere Testo
Una chitarra da sola per una sinfonia,
tutti i concerti del mondo nella tua suoneria,
che mi emoziona, pensa che storia,
non mi ricordo mai i nomi delle costellazioni
ma riconosco a memoria la luce dei lampioni
mentre disegnano il tuo profilo quando sei in macchina di notte accanto a me
e ritorniamo a casa, per questa nostra strada
o ce ne andiamo in giro, sospesi in un respiro
la sensazione di esser salvo anche nella tempesta
e la malinconia che nonostante tutto resta
quella canzone,
che sembra sempre che parli di noi
e procediamo incerti, coi nostri pugni aperti
o ce ne andiamo in giro sospesi in un respiro
Come un secondo prima di vederti,
lampo di vita che entra nei miei occhi aperti,
col tuo bagaglio di promesse senza parole,
come se tutta la mi vita fosse nel tuo nome
come quel sabato sera,
che non ti conoscevo ancora,
poi siamo stati insieme,
proprio come nelle favole
e nelle storie vere
proprio come nelle favole
e nelle storie vere
La sentinella piazzata fuori dal mio cuore,
forse era solo distratta e non ti ha visto entrare,
e meno male,
pensa che cosa ti saresti persa,
il più incredibile spettacolo di un uomo che
pensava di essere da solo e poi ha incontrato te
e adesso ha un impero e l'universo intero
e tu la mia regina, nobile contadina,
e ce ne andiamo in giro, sospesi in un respiro
Come nell'attimo in cui ti ho baciato,
con quel sapore di mattino fresco di bucato,
col tuo bagaglio di promesse senza parole,
come se tutto il mio futuro fosse nel tuo nome
come quel sabato sera,
che non ti conoscevo ancora,
e poi ci siamo messi insieme,
proprio come nelle favole e nelle storie vere
proprio come nelle favole e nelle storie vere
proprio come nelle favole e nelle storie vere
e nelle storie vere
e nelle storie vereee
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