I Pearl Jam e i loro primi vent'anni di storia
Twenty, venti. È questo il leitmotiv delle celebrazioni per il ventennale di "Ten", storico disco dei Pearl Jam uscito nell'agosto del 1991.
La band di Seattle, infatti, emerse come molte altre proprio agli inizi degli anni '90, dopo l'exploit degli indimenticati Nirvana di Kurt Cobain. E oggi, a vent'anni di distanza da "Ten", la band americana è ancora viva e vegeta, album dopo album.
Certo, è inevitabile, Eddie Vedder, Jeff Ament, Mike McCready e Stone Gossard, assieme al batterista Matt Cameron, non hanno più vent'anni e la rabbia giovanile cresciuta a Seattle è un po' sbiadita. Tanto che ora i Pearl Jam suonano dell'ottimo rock americano, così lontano dalle atmosfere aggressive dell'album che si apprestano a celebrare.
Ma questo non è certo un male, anzi. Il gruppo è stato abile nel mantenere fede alle proprie radici, evolvendosi in una band navigata e splendida in sede live. Sul palco l'energia è sempre quella, non si discute.
I musicisti sono solidi, compreso l'ultimo "innesto" nel 1998 di Matt Cameron proveniente dai Soundgarden, e Eddie Vedder mantiene il suo personalissimo tono di voce grave e profondo, capace allo stesso di dolcezza e furore.
"Ten" compie vent'anni e i Pearl Jam ne hanno ormai più del doppio, ma non è certo un problema. Per celebrare il disco, infatti, la band intende fare le cose in grande.
Innanzitutto ci sarà un grande festival, in programma il 3 e 4 settembre nel Wisconsin con la partcipazione, fra gli altri, di Queens of the Stone Age, Strokes, Mudhoney e altri amici.
Dopo questo evento la band partirà per il tour in Canada. Anche se non sono state annunciate dovrebbero arrivare anche delle date in Europa, e sopratutto in Italia, un paese per cui Eddie Vedder ha un debole dichiarato.
Oltre ai concerti, poi, i Pearl Jam pubblicheranno un film e un libro, intitolati allo stesso modo: "Pearl Jam Twenty". Il docu-film, diretto da nientemeno che Cameron Crowe (Jerry Maguire, Singles, Elizabethtown), verrà presentato a settembre ed è stato definito come un mix di "riprese mai viste prima, interviste, inediti, ricordi del passato".
Il libro omonimo, scritto da Mark Wilkerson e Jonathan Cohen, conterrà una prefazione dello stesso Crowe e sarà la biografia di questi vent'anni di attività dei Pearl Jam.
Il 2011, infine, dovrebbe vedere anche la pubblicazione del nuovo album di Vedder e soci, come confermano le informazioni rivelate dal bassista Jeff Ament al magazine Billboard.
Vedremo cosa daranno alle stampe i Pearl Jam, dopo quel "Backspacer" del 2009 che fece storcere il naso ai fan storici della band.
La band attuale può piacere o non piacere, ma il passato e tutte le canzoni che il gruppo ha regalato al mondo non si possono ignorare.
E sono vent'anni di ottimo rock, diretto, onesto e cristallino.
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