Take That a Milano, 12 luglio 2011: i ragazzi del pop sono cresciuti
I Take That sono arrivati ieri, 12 luglio 2011, a Milano con il loro "Progress Live 2011" e hanno dimostrato che il nome dell'album è davvero azzeccato: i cinque ex ragazzi inglesi, infatti, hanno tenuto il palco di San Siro con naturalezza e professionalità, mandando in delirio i circa 40mila presenti.
Quelli che erano i ragazzi del pop negli anni '90 - anni in cui a farla da padrone erano i muscoli e gli ammiccamenti - ora sono cresciuti e dimostrano una maturità e una sicurezza invidiabili. Se a un live show "solido" si aggiunge una macchina di entertainment come quella vista a San Siro ieri, allora il concerto diventa un evento da ricordare.
Sì, perché accanto agli artisti c'era un spettacolo mozzafiato: fuochi d'artificio, ballerini, acrobati, megaschermi, coriandoli e tutto quanto si può mettere in scena su un palco ieri c'era. Ma si trattava di una cornice che ha comunque diretto l'attenzione verso i Take That. E bisogna dire che loro hanno retto benissimo i 40mila sguardi piantati su di loro per tutto il concerto.
Lo show dei Take That a San Siro di ieri era idealmente diviso in 4 parti. L'inizio del concerto è stato affidato al gruppo, ma senza Robbie Williams: i quattro hanno scaldato per bene il pubblico, con tanto di accenno dell'Inno di Mameli.
Poi è stata la volta del ciclone Robbie Williams: il cantante è piombato sul palco e ha fatto piazza pulita di tutto e tutti. Scalmanato come sempre ha eseguito cinque brani della sua carriera solista, cinque hit di sicuro successo che, infatti, hanno letteralmente infiammato lo stadio: Let me entertain you, Rock Dj, Come undone, Feel e Angels hanno fatto quasi perdere la voce agli oltre 40mila fan presenti.
Se c'era bisogno di una prova in più di chi fra i cinque avesse avuto più successo da solo, questi brani l'hanno messo subito in chiaro.
Il terzo momento del concerto del 12 luglio 2011 dei Take That a San Siro, finalmente, li vede tutti e cinque impegnati nei brani incisi sul disco della reunion, "Progress" appunto. Pezzi come The Flood, SOS, Kids e Underground Machine si sono rivelati ottimi brani da concerto, grazie anche allo spettacolo di cui abbiamo parlato più sopra.
Per finire i cinque si sono concessi un momento di ritorno al passato, quando ballavano con magliette a rete e guardavano maliziosamente verso la macchina da presa o le macchine fotografiche dei servizi fotografici pubblicati sui magazine per ragazzine (qualcuno ha detto "Cioé" ?): il pubblico più adulto si è unito ai suoi beniamini per intonare pezzi storici come Back for good, Never forget, Babe e la hit simil-disco Relight my fire, quella con il video delle canottiere bucate, appunto.
Il concerto dei Take That del 12 luglio 2011 a San Siro resterà negli annali: i Take That sono davvero cresciuti e dimostrano di essere molto più di cinque belloni scesi dall'Inghilterra. Mai come ora possiamo dire che l'ex boy band è ora formata da cinque artisti completi, solidi e capaci di coinvolgere ogni tipo di pubblico.
E senza ricorrere troppo alle hit della gioventù. Bravi.
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