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Elton John contro Dolce & Gabbana su adozioni gay e figli sintetici

La popstar inglese ha lanciato su Twitter l'hashtag #boycottDolceGabbana dopo le affermazioni dei due stilisti contro i figli sintetici e le adozioni gay.

Claudio Molino Autore:

Pubblicato: | Aggiornato:

Dolce & Gabbana ed Elton John

Tutto è partito da un'intervista a Panorama in cui Domenico Dolce e Stefano Gabbana si sono espressi contro le adozioni gay e i "figli sintetici", nati cioè grazie alla fecondazione assistita. Ecco cosa ha detto Domenico - che per intenderci è quello più basso fra i due stilisti - al settimanale italiano:

Non mi convincono i figli della chimica, i bambini sintetici, uteri in affitto, semi scelti da un catalogo.

Dopo aver letto queste parole,  - che è sposato con David Furnish ed è padre di due figli nati in provetta - si è sentito tirato in mezzo e ha scritto:

Come vi permettete di dire che i miei meravigliosi figli sono sintetici?

Il Baronetto ha così iniziato una battaglia mediatica per boicottare il marchio Dolce&Gabbana lanciando l'hashtag #boycottDolceGabbana. Dal mondo dello show business sono subito arrivate le prime adesioni, a partire dalla cantante  ("voglio bruciare i loro vestiti").

 

I just round up all my Dolce & Gabbana items and want to burn them. I'm just beyond words and emotions. Boycott senseless bigotry! #boycottD&G

Una foto pubblicata da Courtney Love Cobain (@courtneylove) in data: 14 Mar 2015 alle ore 21:23 PDT

Poi è arrivato il turno della popstar portoricana ("svegliatevi, è il 2015"), ma anche della tennista Martina Navratilova ("le mie magliette D&G finiranno nel bidone") e dei ("che pena le dichiarazioni talebano di dolcegabbana").

Stefano Gabbana ha replicato agli attacchi sulle pagine del Corriere della Sera, cercando di aggiustare il tiro e di difendere il collega, ma ormai il danno era fatto:

Ci mettono in bocca parole non nostre: saremmo contrari alle adozioni gay. Non è vero. Domenico ha semplicemente espresso la sua opinione sulla famiglia tradizionale e sulla fecondazione assistita. Altri fanno scelte diverse? Liberissimi. Ma noi pretendiamo lo stesso rispetto.

Per carità, ognuno è libero di esprimere la propria opinione, ma usare parole più azzeccate no? Dire semplicemente "Sono contrario alla fecondazione assistita" invece di una brutta espressione come "bambini sintetici" era tanto difficile?

Di certo l'ufficio stampa della maison italiana non sta passando ore facili: chissà perché gli account ufficiali Dolce&Gabbana su tutti i social network, da Twitter a Instagram, sono in silenzio...

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