Pink Floyd vs EMI, scoppia la pace

I Pink Floyd estendono il contratto con la EMI, rinnovando un sodalizio che è cominciato nel 1967, con il primo album The Piper At The Gates Of Dawn in cui suonava il compianto Syd Barrett.

A complicare la fruttuosa collaborazione è stato il web: esatto, perché i Pink Floyd avevano bisticciato con la major proprio sulla vendita online dei loro lavori. La EMI, infatti, vendeva le canzoni singolarmente brano per brano, mentre David Gilmour, Roger Waters e Nick Mason intendevano permettere il download e l'acquisto solo di album completi. Forse erano stanchi di enormi vendite della sola Wish you were here, chissà.

Bene, dopo la vittoria sul download digitale incassata a marzo, però, si è profilato all'orizzonte il divorzio definitivo tra la band e la major. Il 30 giugno scorso, infatti, era scaduto senza un pronto rinnovo il contratto che legava le due parti. In questa fase di stallo i tre superstiti di una delle band storiche del rock - il tastierista Richard Wright è deceduto nel 2008 - avevano intavolato delle trattative con altre case discografiche. Il tutto lasciando vuoti gli e-store e rischiando un esaurimento delle scorte di CD e cofanetti "fisici".

Le consultazioni, però, non hanno dato esiti positivi: troppo l'esborso richiesto per entrare in possesso del catalogo della band, catalogo che in rete avrebbe di sicuro alimentato le reti peer-to-peer di download illegale. Ecco, quindi, che i tre hanno deciso di estendere di altri 5 anni il precedente contratto con la EMI.

Roger Faxon, a capo della major, ha dichiarato: "I Pink Floyd sono una delle band più importanti e influenti di ogni tempo e so di parlare a nome di tutti alla EMI quando dico che è un privilegio avere l'opportunità di lavorare con loro". Una manifestazione di gioia forse un pò fredda, conscia del fatto di avere ancora i diritti su un catalogo fra i più importanti al mondo ma forse un pò fiaccata dalle battaglie giudiziarie precedenti. Battaglie che hanno cancellato l'idillio di un matrimonio artistico/di business che durava da oltre 40 anni.

Ma i tre storici musicisti sanno cos'è l'integrità artistica e l'hanno comunque mostrato lottando contro la vendita delle loro canzoni "un tanto al kilo".