Muv festival 2011 annullato a Firenze per questioni di sicurezza
Il Muv festival 2011 in programma a Firenze, presso la Limonaia di Villa Strozzi, è stato annullato dal Comune per questioni di sicurezza. Il famoso festival di musica elettronica, uno dei più seguiti in Italia, avrebbe dovuto cominciare stasera nella location fiorentina e sarebbe dovuto durare fino al 5 giugno.
Motivo della cancellazione è la mancanza presentazione da parte degli organizzatori di un documento che certifica l'idoneità dei locali della Limonaia in materia di sicurezza sismica. La documentazione presentata è quindi incompleta e Palazzo Vecchio ha negato l'autorizzazione.
Infuriati, gli organizzatori sono intervenuti alla conferenza stampa di presentazione dell'estate fiorentina: "È un bluff, è solo una strategia per eliminarci. La Limonaia non è di nostra proprietà, è di proprietà del Comune, quindi se c'è qualcuno che doveva essere in possesso delle prove di idoneità dei locali, quel qualcuno non siamo certo noi, ma l'amministrazione stessa".
L'assessore alla cultura, Giuliano da Empoli, ha ribattuto colpo su colpo: "Si tratta di una pura questione tecnica [...] nessuno ce l'ha col Muv e il festival si sarebbe svolto senza problemi se all'appello non fosse mancato il documento in questione".
Successivamente il Comune di Firenze ha diffuso un comunicato stampa per spiegare la propria posizione: "Gli organizzatori del Festival Muv hanno presentato una richiesta di autorizzazione per il pubblico spettacolo per 1.500 persone alla Limonaia di Villa Strozzi (raddoppiando così il numero rispetto alla precedente autorizzazione nella struttura) in data 23 maggio. Gli uffici hanno avviato l’istruttoria e il 28 maggio, in soli sei giorni (da notare che il tempo consentito è di 60 giorni) hanno chiesto la presentazione della documentazione prevista, compreso un certificato di collaudo della Limonaia ai sensi del Decreto ministeriale del 14 gennaio 2008 in materia di sicurezza sismica. La documentazione presentata dal Muv è risultata incompleta di questo certificato e in data 30 maggio è stato comunicato il diniego alla richiesta di autorizzazione per lo svolgimento del Festival. Si precisa che non c’è stato accanimento burocratico ma l’applicazione delle regole vigenti: il documento mancante è indispensabile al fine di garantire la sicurezza delle persone presenti all’interno della manifestazione".
Ma l'Associazione Culturale Muv non crede alle parole del comune e parla di boicottaggio: "L'Associazione Culturale Muv si riserva di valutare con i propri legali se vi siano gli estremi per una richiesta di risarcimento del danno dato che per i tempi ristretti non è certo possibile far ricorso all’autorità giudiziaria per ottenere la possibilità dello svolgimento della manifestazione".
Insomma la questione è complessa e in sostanza chi ci perde sono solo gli appassionati di musica elettronica che quest'anno devono rinunciare ad uno dei festival di genere più atteso.
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