Ligabue Campovolo 2.0, il trionfo del Liga (VIDEO)
Ieri sera è stata la sera di Ligabue: Campovolo 2.0 ha portato all'areoporto di Reggio Emilia circa 115mila persone, 115mila fan in delirio per il rocker di Correggio e la sua straordinaria carriera.
Campvolo 2.0, infatti, non è stato solo un concerto: è stata una festa per celebrare il Liga e un ultimo live elettrico prima di un po' di riposo, dopo il biennio 2010-2011 denso di attività, concerti in teatro e record. E il culmine è stato proprio Campovolo 2.0, concerto-evento che chiude un percorso idealmente apertosi proprio con il primo maxi-live del 2005.
E i fan hanno risposto con una presenza ancora da record, pur non arrivando vicini ai quasi 180mila del 2005. Le porte dell'evento si erano aperte già ieri con il Ligavillage, dove il pubblico ha potuto svagarsi in attesa di Ligabue. E l'attesa è salita, man mano che ci si avvicinava all'ora X, all'ora di Campovolo 2.0.
E l'adrenalina era alle stelle ieri, quando il Liga è salito sul palco in camicia a quadri e immancabili jeans, sorta di Bruce Springsteen della bassa padana. Si parte con Questa è la mia vita, canzone scelta non a caso per testimoniare l'amore per i fan e per l'attività live, entrambi parte di un unico stimolo che continuano a spingere il Liga nella sua carriera.
D'altronde è lo stesso rocker di Correggio a dichiararlo, in conferenza stampa: da oggi comincia una vacanza, anche se "dopo tre mesi, mi verrà un ingrossamento delle parti riproduttive, e comincerò a chiedermi cosa posso fare".
Ieri, però, di carne al fuoco ce n'è stata molta: 3 ore di concerto, 31 canzoni, e tutti i mucisti/amici con cui Ligabue ha passato le varie "ere" della sua carriera, più gli ospiti Mauro Pagani e Corrado Rustici.
Rispettivamente, hanno suonato a fianco del Liga Il Gruppo, ossia la band che lo ha supportato dall'anno scorso, I ClanDestino, dai tempi dei primi album e successi, e La Banda, il gruppo con cui il rocker emiliano ha raggiunto la consacrazione degli stadi stracolmi. Com'era stracolmo ieri Campovolo 2.0.
Un colpo all'anima, I ragazzi sono in giro, Ci sei sempre stata e altri successi del Liga hanno incendiato i primi attimi del concerto. Nei momenti acustici è stato Mauro Pagani a impreziosire brani come Ho ancora la forza e Il giorno di dolore che uno ha.
E poi ancora tanto rock, con Vivo o morto X, Viva,Quella che non sei e le grandi hit da stadio, con un coro assordante di quasi 120 mila voci, in unisono con il tono caldo del Liga.
C'è stato spazio anche per due inediti: M'abituerò e Sotto Bombardamento, due piccole perle regalate alla folla prima del gran finale.
La chiusura di Campovolo 2.0 è stata affidata a sicuri successi, suonati con La Band e Il Gruppo in tandem: A che ora è la fine del mondo, Piccola stella senza cielo, Sulla mia strada, Urlando contro il cielo e un generoso bis di tre pezzi - Il peso della valigia, Il meglio deve ancora venire e Taca banda - hanno messo la parola fine al concerto live dell'anno.
Le migliaia di fan presenti hanno cantato, ballato, si sono commossi, amati e baciati sotto l'occhio vigile del Liga, a benedire bonariamente con la sua musica tutti i presenti. Un ultimo atto di fede prima del meritato riposo, un riposo non definitivo come quello annunciato da Vasco Rossi.
Durante la conferenza stampa pomeridiana, infatti, il Liga è stato interrogato sulla "rivalità" fra lui e il Blasco: "Da quando, una quindicina di anni fa, ho tenuto il primo concerto in uno stadio, hanno cominciato questo confronto. Siamo due persone diverse, con percorsi diversi, caratteri diversi; lui ha 15 anni di carriera più di me, abbiamo anche intenzioni diverse".
E sul ritiro dall'attività di rockstar? Il Liga qui si dimostra politically correct: "Non mi sono fatto domande, sono convinto che ci ripenserà".
Intato ieri sera Ligabue a Campovolo 2.0 ha dato una bella lezione di rock a molti, reggendo il palco a meraviglia e, cosa non da poco, divertendosi come un matto.
Perchè il meglio deve ancora venire, come dice sempre lui.
Campovolo 2.0, infine, diventerà anche un DVD live in 3D e un doppio CD in uscita per Natale, perché l'onda lunga del concerto continui anche per il resto del 2011. Un 2011 segnato indelebilmente, come nel 2005, da Ligabue e da Campovolo.
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