B.B. King non è stato avvelenato prima di morire
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B.B. King non è stato avvelenato. Questo è quanto ha stabilito l'autopsia sul corpo del cantante, autopsia richiesta dalle figlie di King per accertare le effettive cause della morte. I risultati delle analisi non hanno evidenziato alcuna traccia di sostanze tossiche che avrebbero potuto causare il decesso del musicista.
Questo è quello che ha fatto sapere John Fundenberg, medico legale della contea di Clark, dichiarando che la morte di King è da collegare all'Alzheimer e ad altre condizioni fisiche critiche, togliendo ogni dubbio sul motivo della morte.
La richiesta di autopsia inoltrata dalle figlie Karen Williams e Patty King nasceva dai loro sospetti sul ruolo che avrebbero avuto LaVerne Toney, business manager di King, e Myron Johnson, il suo assistente personale, accusati di aver accelerato la morte del padre. Accuse definite calunniose e diffamatorie da Brent Bryson, avvocato dei due sospettati.
Si chiude così la vicenda post-mortem di B.B. King, deceduto in una casa di cura a Las Vegas all'età di 89 anni.
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