Claudio Baglioni in convento a fine carriera. Ma ora...
Claudio Baglioni si ritirerà in convento a fine carriera, ma c'è ancora molto da fare. Nell'intervista che il cantante romano ha rilasciato al settimanale "A", infatti, Baglioni ha parlato sì del suo singolare "pensionamento", ma anche di politica, attualità e Lampedusa.
"Negli ultimi anni della mia vita andrò in convento: non è una battuta è una riflessione che dura. Sì, un convento di clausura: per pensare, per interrogarmi, per assaporare i silenzi. La fede è ricerca continua. E oggi sento il bisogno di essere utile, di fare qualcosa per qualcun altro. Forse è un modo per farmi perdonare successo, denaro, riflettori. Ma forse è anche qualcosa di più grande: la felicità non si vive da soli, si divide e si scambia", ha detto Claudio.
Si è parlato del concerto Lampedusa O'Scia' - che anche quest'anno sarà organizzata dal cantautore sull'isola - per il quale Baglioni vorrebbe Berlusconi e Maroni sul palco: "Berlusconi adora cantare, adora il palcoscenico, adora stupire. E ha ancora un appeal formidabile: giri il mondo e c’è solo lui. Nel bene e nel male. E allora se riuscissimo a organizzare un concerto a Lampedusa sarebbe assolutamente un evento [...] Dobbiamo riuscire a convincere anche Roberto Maroni. Ha una sua band, Distretto 51. Nel 2007 si esibirono a Varese... Ho dei ricordi: la notte bianca, il ministro alla tastiera: Roberto ha i numeri, è un ottimo pianista-organista. Le confesso una cosa: ho anche un suo disco e qualche volta l’ascolto", ha rivelato l'artista ad "A".
Sempre sul Premier, di cui è amico, il musicista ha speso parole di lode: "Berlusconi è meglio, molto meglio, di come viene raccontato. Silvio non è snob, non è aristocratico come succede spesso alle persone di potere. L’ho osservato stringere la mano a cinquecento persone di seguito ma non perchè lo deve fare, ma perchè gli piace farlo. In questo è naif, è spontaneo. Lui non si vergogna a dire 'facciamo il partito dell’amore'; è sincero".
Sulla politica, invece, Claudio è lapidario: "Oggi la politica guarda tutti dall’alto in basso, ma ai nostri leader vorrei dire una cosa: non puoi essere il Marchese del Grillo, non puoi dire: "Io sono io e voi non siete un cazzo". Devono cominciare a capirlo perché la gente non ne può più e il vento dell’antipolitica comincia a soffiare forte".
Su Lampedusa, isola che Baglioni adora, arriva anche una piccola tirata d'orecchi nei confroni di Bossi: "Quel 'fora dai ball' è un uffa, un grido spazientito; non può essere un programma. In quelle tre parole non c’è nessuna analisi, nessuna soluzione [...] Bossi esprime il pensiero di una persona che si sta scolando un grappino in un bar di Belluno; ma lui è un leader. Sia più ambizioso, esprima concetti, immagini soluzioni", dice il cantante.
E sull'isola siciliana Baglioni rivela di avere in cantiere un progetto con il ministro dell'Ambiente: "Con Stefania Prestigiacomo c’è un progetto di lavoro che va avanti da dieci settimane: trasformare Lampedusa nella prima isola al mondo 'oil free' [...] Niente gasolio, niente benzina, niente energia 'sporca'; solo macchine elettriche per la mobilità, solo pannelli solari per calore e luce".
Insomma, prima di andare in convento Claudio Baglioni vuole ancora realizzare diversi progetti. E ci vorrà del tempo.
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