Enzo Jannacci è morto: Milano non è mai stata così grigia

Dopo aver lottato contro la malattia Enzo Jannacci è morto oggi 29 marzo nella sua Milano. Aveva 77 anni.

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Enzo Jannacci è morto oggi, 29 marzo 2013, nella sua città, Milano. Vincenzo detto Enzo aveva 77 anni ed era da tempo malato di cancro: si è spento alle 20:30 nella clinica Columbus, ed intorno a se aveva tutta la sua famiglia.

Ora, fuori da quella clinica, Milano è più fredda e più grigia del solito, forse come mai prima in una sera di primavera. Dopo cinquanta anni di racconti e di poesia in musica, Enzo Jannacci non scriverà più canzoni su quanto surreale, bizzarro, scanzonato possa essere questo mondo perché come solo i veri geni Enzo riusciva a coniugare la tragedia e la denuncia con la leggerezza dell'ironia.

Medico cardiologo con la passione della musica, Jannacci fu un vero pioniere del rock italiano con Tenco, Celentano, Gaber di cui si riteneva "fratello" e riuscì come nessuno a rendere divertente una città che ben poco di divertente ha per chi non è un genio e non ha la capacità di vedere oltre la superficie di nebbia: perché noi sfigati sempre allegri bisogna stare, "che il nostro piangere fa male al re fa male al ricco e al cardinale".

Belle le parole che gli ha dedicato in questo brutto giorno Alberto Infelise su La Stampa:

Ma poi quando muore Jannacci pensi che era meglio che no, non doveva morire e che lo schifo è che adesso non lo sentirai più cantare. Poche balle: ha insegnato, lui con Gaber e con Cochi e con Renato a sorridere quando tutti erano grigi e col muso che non si sa perché ce lo avevano quel muso.

Quanto tristemente ci vengono in mente ora le parole della sua canzone simbolo, Vengo anch'io no tu no, quelle in cui Enzo si chiedeva se al proprio funerale poi la gente avrebbe pianto davvero.

Oggi, Milano è davvero grigia come non mai perché perde uno dei suoi uomini migliori. Addio Enzo, no tu no.