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Happy Birthday è di tutti, la canzone di compleanno è libera dalle grinfie di Warner

La famosa canzone Happy Birthday, cantata in occasione dei compleanni in tutto il mondo, era protetta dal copyright. Una sentenza della corte di Los Angeles ha cambiato le cose.
Una foto di Happy Birthday

Probabilmente non lo sapevi ma la celebre Happy Birthday, canzoncina cantata in ogni angolo della Terra in occasione dei compleanni, era protetta dal copyright. Lo è stata fino ad alcuni giorni fa quando un giudice della corte federale di Los Angeles ha stabilito il contrario.

I diritti di Happy Birthday appartenevano alla Warner Chappell Music che li aveva acquistati nel 1988. In precedenza i diritti erano appartenuti alla Clayton F. Summy Co, società che aveva registrato il copyright nel 1935. Happy Birthday fruttava annualmente alla Warner Chappell Music 2 milioni di dollari. Una cifra niente male.

Le origini della canzone risalgono al lontano 1983, fu composta da due maestre d'asilo del Kentucky, Mildred e Patty Hill. La versione originale era una semplice filastrocca e si chiamava Good Morning To All. Aveva uno scopo didattico/sperimentale: i bambini potevano memorizzarla facilmente e cantarla ogni giorno appena entrati in aula.

Ma come si è arrivati alla sentenza? Un musicista e un produttore erano intenzionati a girare un documentario su Happy Birthday e così due anni fa si sono rivolti alla giustizia. Il giudice George King ha decretato che la canzone è di dominio pubblico in quanto il copyright registrato dalla Clayton F. Summy Co, garantisce i diritti solo per alcuni tipi di arrangiamento, ma non della canzone in sé. Ne consegue che, non avendo acquistato i diritti del testo, non può averli ceduti alla Warner che dunque non li possiede.

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