Justin Bieber: alla Universal c'è chi mi vuole salvare!
Finalmente una voce autorevole si esprime spendendo parole (sensate) in merito al caso Bieber.
Di chi stiamo parlando?
Di Lucian Grainge, personaggio molto influente, stimato, benestante e, come se non bastasse, anche re supremo ovvero presidente del colosso Universal Music Group.
Insomma, un uomo che vale più della Grasberg Mine (la più grossa miniera d'oro del mondo).
Grainge dice di essere seriamente in pensiero per la salute di Justin Bieber e che quello che sta succedendo non ha niente a che vedere con le canzoni della giovane star, ma, piuttosto, con la sua personalità e il suo modo di vivere.
Secondo Mr. Universal, la stellina canadese ha seriamente bisogno di un aiuto concreto, di un intervento decisivo che possa risollevarlo dalla melma in cui sta affondando.
Loro (il gruppo Universal) si offrono di venirgli incontro e capire le sue esigenze visto che l'artista in questione non ha nemmeno vent'anni e già un carico pazzesco sulle spalle.
Il dramma più grande, secondo Grainge, è che Justin sia stato buttato in una realtà che, essendo troppo giovane ed inesperto, non è stato in grado di gestire.
Difendersi dalle pressioni dello show business non è un'attività da adolescenti, giusto?
Ecco le parole del boss dell' Universal:
Tutti noi che siamo attorno a lui cercheremo di togliergli le pressioni di dosso e dargli supporto, in modo che possa occuparsi dei problemi che ha. Perché ne ha.
Massimo rispetto nei confronti di Bieber, quindi, da parte della sua casa discografica.
Noi crediamo che il discorso di Mr.Grainge abbia molto senso e speriamo che qualcuno vicino a Justin, ascoltando queste parole, abbia deciso di intervenire attivamente.
Più passa il tempo e peggio sarà, vero beliebers?
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