È morto Pete Seeger, ci lascia le sue canzoni di protesta sociale

Dopo l'addio a Claudio Abbado e Riz Ortolani, ci lascia un altro grande protagonista della musica mondiale: è morto all'età di 94 anni Pete Seeger, autore di "Turn, Turn, Turn!" e "If I Had A Hammer".

Il cantautore, considerato uno dei più importanti esponenti del folk americano insieme a Woody Guthrie, si è spento in un ospedale di New York dopo una breve malattia, come ha riferito il nipote Kitama Cahill-Jackson.

Pete Seeger nasce a New York nel 1919 e muove i primi passi nella musica negli anni '40. Nel 1948 fonda il gruppo folk The Weavers con cui raggiunge la fama grazie a hit come "On Top of Old Smoky", "Kisses Sweeter than Wine", "Sloop John B", "Rock Island Line", "The Midnight Special", "Tzena, Tzena, Tzena" e "Goodnight Irene".

Nel 1952 la band si scioglie a causa del Maccartismo e Pete viene perseguitato per la sua fede comunista e per le sue canzoni di protesta. Negli anni '60 inizia la carriera solista e scrive e arrangia molte canzoni che entrano nelle classifiche musicali di tutto il mondo tra cui "Turn, Turn, Turn", "If I Had A Hammer", "Where Have All The Flowers Gone?", "Guantanamera" e "We Shall Overcome".

Con il passare degli anni diventa sempre più pacifista (aveva combattutto la Seconda Guerra Mondiale) ed ecologista. Il suo impegno esercita una grande influenza su molti artisti, ma su uno in particolare: Bruce Springsteen. Proprio il Boss nel 2006 incide l'album "We Shall Overcome. The Seeger Sessions", dedicato alle canzoni di Seeger. 

Nel 2009, per i suoi 90 anni, si tiene un concerto in suo onore al Madison Square Garden in cui intervengono Eddie Vedder, Dave Matthews e Ani DiFranco. E sempre nel 2009 l'artista partecipa al concerto per l'elezione di Obama e canta "This Land Is Your Land" insieme a Bruce Springsteen.

Nel 2011, nonostante l'età, marcia a New York con gli attivisti di Occupy Wall Street. L'ultima canzone importante è "Forever Young", un classico di Bob Dylan pubblicato nel 2012 per raccogliere fondi a favore di Amnesty International che in quell'anno festeggiava il suo 50° anniversario.