Nate Dogg è morto, il rap americano piange un suo grande
Martedì è morto Nate Dogg, 41 anni, cugino del più famoso Snoop Dogg e autorevole esponente dell'hip hop statunitense. Dogg era diventato famoso nel 1991, quando assieme a Warren G e Snoop Dogg fondò i 213.
Successivamente firmò grandi successi come Regulate di Warren G e ottenne quattro nomination per i Grammy Awards. Nathaniel D. Hale, vero nome del rapper, lottava già da tempo contro gravi disturbi cardiaci che gli avevano causato già due ictus, nel 2007 e nel 2008.
Il famoso sito People.com, infatti, riporta proprio un ulteriore ictus come causa della morte. Il rapper è stato trovato esanime martedì nella sua casa di Long Beach, California.
Dogg faceva parte di una "famiglia" di rapper molto famosi nella west coast americana, famiglia nota come Dogg Pound Gangsta Crips (DPGC). Nella crew militano anche il cugino Snoop e Daz Dillinger. Quest'ultimi hanno subito manifestato il loro cordoglio, anche attraverso Twitter.
"Abbiamo perso una leggenda dell'hip hip e dell'RnB", ha scritto Snoop Dogg, mentre Daz ha twittato "RIP al mio fratello Nate Dogg, DPGC Dogg Pound gangsta per sempre".
Dogg era famoso anche per le sue collaborazioni illustri, che l'avevano portato al fianco di nomi importanti del panorama hip hip statunitense come Eminem, Ludacris e Dr. Dre.
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