Ricky Martin si confessa su Vanity Fair e arriva in Italia
È un Ricky Martin più consapevole e tranquillo quello che si confessa sul prossimo numero di Vanity Fair. Il cantante sudamericano rivela al magazine che sono stati i suoi bambini a spingerlo al coming out.
Martin aveva 37 anni ed era appena diventato padre: "Quando per la prima volta ho preso i miei bambini tra le braccia, ho capito che dovevo essere completamente trasparente con loro", ha detto l'artista nella sua autobiografia intitolata "Me" in arrivo a luglio.
Era il 2008 quando Matteo e Valentino, i due gemelli del cantante, sono nati e questa straordinaria esperienza ha funzionato come molla per l'artista. Il piccolo miracolo della paternità, con l'aiuto di una madre surrogata, ha spinto Ricky ad annunciare a testa alta la propria omossessualità.
Oggi il cantante rivela di sentirsi un uomo migliore: "La sessualità è una cosa complicata. Conosco molti gay e lesbiche che sono passati attraverso le mie stesse esperienze e che hanno avuto gli stessi dubbi. Un po’ alla volta cresci, leggi, parli con la gente, finché un giorno ti guardi nello specchio e ti fai una domanda: 'Chi sei, che cosa vuoi davvero? Che cos’è per te la felicità?'. Io mi sono risposto: 'Orgoglio, autostima, dignità, accettazione: è questo che voglio'. Io sono fortunato di averlo scoperto entro i trent’anni", ha detto a Vanity Fair.
Dopo l'uscita del libro, Ricky Martin verrà anche in Italia per promuovere il suo ultimo disco "Musica + Alma + Sexo" (Mas). Il cantante portoricano arriverà nel Bel Paese per tre date: il 2 luglio all'Auditorium di Roma, 3 luglio a Cattolica e il 4 luglio all’Arena di Verona.
Ma è alla biografia che Martin dà più peso, nell'intervista. Durante la chiacchierata con Vanity Fair, infatti, il cantante ha toccato molti punti nevralgici della sua vita.
Sulla famiglia ha detto: "Nel libro ho preferito non parlarne. Ma sono da tre anni in una relazione molto stabile, molto bella. Lui ama i miei bambini e loro amano lui". E ancora: "Io sono il papà e lui è semplicemente Carlos [González Abella, il compagno n.d.r.]. A casa nostra non ci sono due padri, ma questo non vuol dire che non siamo una famiglia. Proprio questo voglio insegnare ai miei figli: che ognuno è diverso, e che bisogna accettare se stessi e gli altri nella rispettiva unicità", ha continuato Ricky.
Proprio il libro è stato molto importante per il cantante: "Scrivere la mia autobiografia è stato un passaggio così importante che anche solo parlarne è come fare terapia. Per troppo tempo avevo manipolato la comunicazione: alla fine ero così stanco", ha detto.
Per finire, poi, si è toccata anche la questione dei matrimoni gay: "Si tratta di diritti umani, di parità, nient’altro", ha detto Ricky, che ha anche rivelato l'intenzione di allargare la famiglia.
"Voglio altri figli. Mi verrebbe da dire cinque, ma devo essere responsabile e aspettare di capire che cosa sia meglio per tutti. Magari tre è il numero perfetto, e forse la prossima volta si tratterà di un’adozione", ha confidato il cantante a Vanity Fair.
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