Rihanna, il video di "Man down" solleva polemiche
Il nuovo video di Rihanna per il brano Man down è appena arrivato è già solleva violente polemiche. Nel video di Man down, infatti, la cantante barbadiana abbandona i consueti ritmi dance-pop per cimentarsi con sonorità reggae più consone alla sua terra d'origine, così come la storia raccontata per immagini.
Nella clip Rihanna interpreta una donna vittima di violenza sessuale, in un setting che ricorda i sobborghi più poveri delle Barbados. Non è questo avvenimento, però, che ha scandalizzato varie associazioni di genitori americane e organizzazioni che si battono contro la violenza in Tv: nel video di Man down, infatti, Rihanna vendica lo stupro sparando all'uomo che le aveva usato violenza e uccidendolo sul colpo.
Che il tema del video di Man down sia autobiografico - Rihanna subì un pestaggio dall'ex fidanzato Chris Brown - non ha smorzato le polemiche: in molti ritengono che le immagini siano troppo violente, tanto da non dover essere trasmesse in Tv.
Il video, mostrato in anteprima dal canale Bet, "sembra giustificare un omicidio premeditato", ha dicharato il Parents Television Council, mentre il patron dell'organizzazione anti-violenza "Enough is enough" ha parlato di "una chiara violazione delle linee guida dei programmi mandati in onda da Bet".
Insomma, il lato puritano degli Usa si è subito mobilitato contro Rihanna, come già successe per il precedente video di S&M. Lei però ha risposto alle polemiche ringraziando i fan via Twitter: "Vi voglio bene, e sono contenta che vi sia piaciuto. Siamo forti, vulnerabili, ma innocenti e talvolta la nostra innocenza ci rende naif. Pensiamo che non possa mai accadere a noi, ma in realtà può accadere a chiunque", ha postato la bella cantante.
Questa dichiarazione, hanno notato alcuni critici, stride con la precedente intervista rilasciata a Rolling Stone, dove Rihanna affermava: "Mi piace essere legata e sculacciata" e altre amenità circa la propria vita sessuale.
Successivamente c'è stato modo di rispondere anche alle organizzazioni che l'avevano criticata, sempre via Twitter: "Non potete nascondere i bambini dalla società o non impareranno mai ad adattarsi! Questo è il mondo reale". E ancora: "Il mondo della musica non è Parents R Us! Abbiamo la libertà di fare arte, fatecelo fare!".
Cosa ne pensate? Il video di Man down istiga davvero alla violenza oppure veicola un messaggio positivo?
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