Sanremo 2012, un festival molto più "italiano"
Sanremo 2012 è ormai alle porte e, nonostante si sia fatto un gran parlare di Adriano Celentano, il Festival della canzone nostrana quest'anno presenta una novità sostanziale: sarà un Sanremo molto "italiano".
Il Morandi-bis, almeno sulla carta, sarà molto meno dipendente dalle grandi star internazionali strapagate degli anni scorsi. Certo, qualcuno potrebbe obbiettare che al Molleggiato arriverano tra i 300mila e i 750mila euro a seconda delle sue apparizioni.
Adriano, però, ha messo in scacco tutti con l'annuncio (per bocca di Gianmarco Mazzi) di voler devolvere tutto il suo compenso in beneficenza. Anzi, il cantante ci dovrà mettere del suo a livello economico, visto che le spese per la sua partecipazione a Sanremo 2012 le sosterrà lui stesso. E non sono bruscolini.
La cosa dovrà essere verificata, è vero, ma così sono stati messi a tacere tutti i detrattori dell'artista e della Rai, accusata di spendere troppo in questi tempi di crisi.
La conferenza stampa ufficiale di ieri al teatro del Casinò di Sanremo, inevitabilmente, è stata incentrata su Adriano e sulle sue vicissitudini contrattuali. Quello che non è stato notato dai più, però, è proprio un'esterofilia molto meno marcata del Festival.
Se la star è già Adriano Celentano - ormai è certo - con l'esclusione di Tamara Ecclestone il tasso di "non italianità" scende ancora. Gli unici stranieri annunciati sin ora, infatti, sono "solo" quattro: i redivivi Cranberries, Martin Solveig (produttore di Madonna e dj), David Guetta e Belén Rodriguez, anche se quest'ultima è ormai italiana d'adozione.
Spazio dunque a Luca e Paolo, I Soliti Idioti, Federica Pellegrini, Sabrina Ferilli, Geppi Cucciari, Elisabetta Canalis e Alessandro Siani, per una parata di ospiti nostrani come mai si era vista dalle parti dell'Ariston.
Il mattatore, come lo fu Benigni l'anno scorso, sarà Adriano Celentano che, ancora prima di arrivarci, ha già sconvolto Il Festival di Sanremo 2012. Se la bagarre di queste settimane è di per sé una consuetudine, almeno a scatenarla è stato un nostro connazionale.
Alla direzione artistica Mazzi-Morandi il compito di smentirci con qualche super ospite strapagato. Anche se non ce lo auguriamo.
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