Sanremo 2013, terza serata di monologhi e canzoni (VIDEO)
La terza serata di Sanremo 2013 è stata caratterizzata da alcuni monologhi davvero toccanti, monologhi che hanno messo un po' in ombra le canzoni in gara. Poco male, tanto si erano già sentite e nessun cantante ha steccato o fatto qualcosa di interessante o inaspettato.
Quindi parliamo dei monologhi.
Della classifica dei big e dei giovani sappiamo già - Mengoni e Rubino probabili vincitori - e per dirla tutta ieri non ci sono stati scossoni.
Che i primi posti fossero occupati da artisti provenienti dai talent show era prevedibile, Modà esclusi (anche se idoli dei più giovani e già dati per finalisti).
Spazio agli ospiti e alla verve di Luciana Littizzetto, dunque. Ed è stata proprio lei a cominciare il trend dei monologhi, un trend che è stato il filo conduttore della terza serata di Sanremo 2013 ed è frutto dell'abile mente di Fazio e soci.
Lucianina Littizzetto, dicevamo. Ieri era San Valentino e la valletta sui generis di quest'anno ha avuto tutto il palco per sé. Ha cominciato sorniona, con una raffica di battute sugli uomini che, nonostante i loro difetti, non riescono a vincere l'amore che le donne provano per loro.
Man mano che il monologo procedeva, però, è diventato via via più serio e sentito. Un rapido passaggio sulle coppie omosessuali ha continuato sulla falsa riga dell'intervento visto nella prima serata, quando Stefano e Federico hanno spiegato con dei cartelli la loro storia d'amore.
Ecco le parole di Luciana:
San Valentino è la festa dell'amore, declinato in tutte le sue forme. L'amore delle persone che si amano. Anche delle donne che amano le donne e degli uomini che amano gli uomini ma che ci interessa quello che fanno a letto... L'importante è che le persone si vogliano bene, solo questo conta. Pensa che bello sarebbe vivere in un Paese dove tutti i diritti fossero riconosciuti. Ma non solo i diritti dei soldi. Quelli dell'anima. Quelli che mi dicono che posso vegliare la persona che ho amato per anni in un letto d'ospedale senza nessuno che mi cacci via perché non siamo parenti.
La seconda parte del monologo, però, è stata tutta per le donne e la violenza domestica. E non è stato un caso.
Ieri, oltre che essere San Valentino, era anche il giorno dell'One Billion Rising, giorno in cui tutte le donne del mondo hanno ballato insieme per dimostrare la loro compattezza contro la violenza domestica, le prevaricazioni e la disparità fra i sessi.
Anche Luciana ha ballato, assieme alle ballerine di Sanremo 2013, ma non prima di aver detto la sua sull'argomento. Ecco un passaggio significativo:
L’amore con la violenza e le botte non c’entra un tubo, un uomo che ti mena non ti ama, un uomo che ti picchia è uno stronzo. Non abbiamo sette vite come i gatti, ne abbiamo una sola: non buttiamola via
Poi spazio alle danze, con Luciana e cinquanta ragazze a ballare sulle note di "Break the Chain", ovvero "Spezza la catena". È stato un momento davvero intenso e toccante, portato avanti splendidamente da Luciana Littizzetto.
E una valletta di Sanremo che riesce a fare un monologo così - e lo ha probabilmente anche scritto - è un evento.
Ecco il video:
Successivamente è stata la volta di un super ospite che non si vede spesso in TV: Roberto Baggio. L'ex-codino della Juventus e della nazionale di calcio è apparso visibilmente emozionato e quasi a disagio sotto i riflettori dell'Ariston.
Dopo una breve ma discreta intervista preliminare, in cui un po' tutta l'Italia ha scoperto la vocazione umanitaria di Roberto, il campione ha letto una sentita lettera ai giovani. Eccone un brano:
Abbracciate i vostri sogni, gli eroi quotidiani sono quelli che danno il massimo nella vita. E proprio questo io auguro a tutti voi e anche ai miei figli.
Standing ovation ultra-meritata per un campione onesto, leale e mai sopra le righe. Un ottimo super-ospite che ha portato dei valori forti nella patria dell'apparenza (fino a quest'anno), Sanremo.
Ecco il video di Roberto Baggio a Sanremo 2013:
L'ultimo monologo significativo della terza serata di Sanremo 2013 è stato quello di Anthony Hegart, leader della band Anthony and the Johnsons. Dopo la sua eccezionale esibizione con "You Are My Sister", infatti, l'artista inglese ha parlato di un tema a lui molto caro e in linea con l'iniziativa One Billion Rising.
Per dirla tutta non è stato chiarissimo, complice anche la traduzione simultanea impeccabile ma confusa sulla voce del cantante. In sostanza Anthony ha fatto un appello per la pace e il riconoscimento del fondamentale ruolo delle donne per la sopravvivenza della specie umana.
Un discorso un po' confuso, è vero, ma comunque molto toccante, complice anche l'incredibile timidezza dell'artista. Ecco un passo del suo monologo:
Le donne hanno la chiave per la sopravvivenza della specie. Nel mio sogno l’uomo troverà una nuova umiltà, farà un passo indietro, dentro se stesso. Le donne invece forgeranno una nuova strada per la nostra specie.
Ecco il video:
Insomma, ieri sera Sanremo 2013 è stato denso di concetti e temi molto caldi dell'opinione pubblica, con una punta di denuncia che non fa mai male.
In tutto questo onore a Fabio Fazio, che ha confezionato un Festival forse un po' troppo simile a "Che tempo che fa" e "Vieni via con me", ma è riuscito comunque a "svecchiare" un evento ultra-conservatore come Sanremo e utilizzarlo per sensibilizzare le persone su alcuni temi scottanti.
Farlo su Rai 1 è già un evento, a Sanremo poi...
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