Shock nel rock: i più grandi scandali musicali della storia
il sito Ugo.com, specializzato in divertenti ed interessanti classifiche, ne ha stilata una che riassume i cinquanta scandali più clamorosi mai avvenuti nell'industria musicale.
Sebbene alcuni siano piuttosto insipidi, altri sono davvero gustosi da leggere e ricordare. Vediamoli insieme.
Al quarantanovesimo posto troviamo per esempio Janet Jackson, andata letteralmente "fuori di seno" davanti allo sguardo sbigottito di Justin Timberlake durante il Superbowl 2004. All'epoca si gridò allo scandalo, per poi ventilare, qualche giorno dopo, che il seno al vento non fosse altro che una trovata pubblicitaria per aumentare il buzz sull'evento e sui due cantanti. La curiosità riguardo questo "scandalo musicale" è che a causa delle numerose proteste anche da parte della FCC statunitense, MTV non è, ad oggi, ancora autorizzata a mandare in onda questo video.
Al quarantottesimo posto stanno le TaTu, qualcuno le ricorda? Si tratta di quella coppia di popstar post-adolescenziali che arrivava dalla Russia, e che era diventata famosa soprattutto per i numerosi baci saffici in pubblico. Il primo scandalo fu, naturalmente, scoprire che le due ragazze non erano affatto gay, e che le loro effusioni erano state studiate a tavolino dal loro manager per ottenere maggiore curiosità e una schiera di fans molto più nutrita. Il duo continuò comunque a cavalcare l'onda dei rumors, o almeno ci provò, e nel 2003 si dichiarò alla ricerca di ragazzine adolescenti disponibili ad una session fotografica con la band per la copertina del loro nuovo album. Solo, senza veli. E in gruppo. La cosa era possibile perché in Russia il limite legale per posare nude è di soli quattordici anni, ma alla fine non se ne fece nulla… dopotutto, il disco sarebbe stato distribuito anche negli altri Paesi, dove fotografie del genere non sono legali.
Whitney Houston e la sua infernale discesa nei meandri del crack occupa il quarantunesimo posto della classifica. Recentemente ne avevamo parlato, linkando al nostro articolo le foto shock del bagno della cantante, straripante di rifiuti e attrezzatura per dosare la droga, che avevano fatto il giro del mondo.
Al quarantesimo posto campeggia Sinead O'Connor che, di fronte agli sgomenti telespettatori, straccia una foto di Papa Giovanni Paolo II. Accadde nell'ottobre 1992, in diretta al Saturday Night Live. Sinead sorprese la nazione con un lungo monologo politico, dopodiché, mentre cantava una versione a cappella del brano War di Bob Marley, la cantante procedette a distruggere simbolicamente l'immagine del pontefice. Il tutto, urlando "Combattete il vero nemico!". Successivamente alle proteste che le piovvero addosso come grandine da parte delle alte sfere del Vaticano, la O'Connor spiegò che l'obiettivo era protestare contro i casi di abuso sui bambini che avvenivano all'interno della Chiesa. Ad oggi, la cantante considera quel momento come uno dei più importanti della sua vita.
Lo scandalo pedofilia che coinvolse - a torto, come è risultato di recente - il Re del Pop Michael Jackson è al trentacinquesimo posto della classifica. Di quell'avvenimento si disse e si speculò per anni, e nonostante la sentenza di innocenza sempre riconfermata, Jackson ne uscì finanziariamente e psicologicamente distrutto. La sua immagine subì, in quegli anni, un brusco calo di popolarità e le spese per gli avvocati costrinsero l'artista a mettere in vendita persino il materiale dei Beatles di cui deteneva i diritti. Le speculazioni sul caso non abbandonarono mai Michael Jackson, e l'accusa fu definitivamente smontata da parte degli stessi accusatori, che ammisero di aver mentito per ottenere denaro, soltanto successivamente alla morte del cantante. Una riabilitazione postuma che non potrà comunque cambiare il passato.
Al trentaduesimo posto della chart troviamo Michael Hutchence, cantante degli INXS, trovato morto nel 1997 per quella che venne definita una "asfissia autoerotica". Il frontman australiano, che apparentemente possedeva tutto - bellezza, carisma, talento, denaro, fortuna - era probabilmente in lotta con i propri demoni interiori da lungo tempo. Dopo una rissa con un tassista danese che gli provocò un grave trauma cranico, il cantante venne privato del senso dell'olfatto - avvenimento che lo fece affondare ancora più profondamente nella depressione. Nonostante i continui litigi in seno alla band, gli INXS pubblicarono nel 1997 quello che sarebbe dovuto essere il disco del ritorno, "Elegantly Wasted". Tuttavia, poco prima che iniziasse il tour di supporto all'album, Hutchence venne trovato morto impiccato in una stanza di albergo a Sydney, in Australia. Il suo corpo era completamente nudo. Dopo un'iniziale presunzione di suicidio si giunse ad affermare che la causa della morte fosse da ricercarsi in una asfissia autoerotica finita male.
George Michael domina il trentesimo posto. Ci si riferisce naturalmente al suo arresto in un bagno pubblico di Los Angeles dopo aver cercato di abbordare un poliziotto con la profferta di sesso orale. George Michael, tuttavia, fu abile a trasformare il dramma in vantaggio. In un momento in cui la sua carriera di popstar idolo delle donne avrebbe potuto terminare brutalmente, decise di dichiarare candidamente la propria omosessualità e di prendersi in giro con un video fortemente autoironico come quello di Outside, in cui compariva vestito da poliziotto. E ottenne un ritorno di pubblico impressionante.
Il crollo emotivo di Britney Spears si colloca invece al venticinquesimo posto della classifica. L'ex teenager prodigio del bubblegum pop subì, alcuni anni fa, un più che prevedibile breakdown mentale che fece seriamente temere per la sua ripresa sulla lunga distanza. Il momento più tragico di Britney si verificò quando, in un salone di parrucchiere di Tarzana, in California, afferrò un rasoio e si rasò a zero la lunga chioma bionda che tanto l'aveva resa famosa - in una sorta di masochistica protesta allo show biz che la stava divorando viva. Successivamente, la Spears attaccò una macchina a colpi di ombrello e da quel momento in poi, per un periodo, le sue stranezze non fecero che susseguirsi. Le lunghe passeggiate a piedi nudi in città, l'aumento vertiginoso di peso, l'inspiegabile accento inglese con cui aveva deciso di dover parlare, i continui ricoveri in ospedale fino all'apoteosi finale: il ricovero coatto in un centro riabilitativo e i deliri: "Io sono l'Anticristo!". Seguì un'inevitabile diagnosi ufficiale di disordine bipolare, con conseguenti cure psichiatriche.
Non poteva naturalmente mancare Jim Morrison, personaggio realmente scandaloso di qualche decennio fa e di certo, in qualche modo, anticipatore di tempi e trend. Famosissima fu la sua performance a Miami, in Florida, nel corso di un concerto che i Doors tennero nel 1969. Durante l'esecuzione di Light My Fire, Morrison si abbassò la zip dei pantaloni mostrando le proprie parti intime al pubblico sbigottito. Venne naturalmente arrestato per atti osceni in luogo pubblico e ancora oggi si ritiene che quell'esatto momento segnò, in qualche modo, l'inizio della spirale discendente della band.
Amy Whinehouse e la sua rapida, spaventosa discesa nelle droghe occupano la chart al numero quattordici. Risulta in effetti difficile immaginare un tracollo più inquietante di quello in cui è scivolata quest'artista dotata di un talento così grande e di una personalità così fragile. La ragazza della porta accanto si trasforma infatti in una scheletrica matrona (quasi un ossimoro vivente) ricoperta di tatuaggi di pin up, sposata ad un tossicomane che entra ed esce di galera, intenta a stordirsi con tutte le sostanze illegali disponibili sul mercato. Il tutto, a poco più di venti anni. Ad oggi, Amy ha sviluppato un enfisema cronico che potrebbe portarla alla morte nel caso in cui continuasse a fumare crack.
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