Air: ecco Le Voyage Dans La Lune, colonna sonora retrò

Gli Air hanno appena presentato il loro nuovo disco, intitolato "Le Voyage Dans La Lune". Chi è appassionato di cinema avrà sicuramente riconosciuto nel titolo un'omonimia piuttosto esplicita: l'album del duo francese, infatti, è stato inciso come ipotetica colonna sonora proprio del film "Le Voyage Dans La Lune", datato 1902 ad opera del regista Georges Méliès.

La pellicola si può forse annoverare fra i primi film di fantascienza mai girati e racconta proprio di un viaggio sulla Luna, ovviamente con i mezzi dell'epoca.

Gli Air, al secolo Nicolas Godin e Jean Benoit Dunckel, hanno già dimostrato di avere un feeling con il grande schermo: la colonna sonora dell'intero film "Il giardino delle vergini suicide" di Sofia Coppola del 1999 è stata realizzata proprio dal duo francese. Anche la traccia Alone in Kyoto, inclusa nel film "Lost in translation", è opera loro.

La pellicola di Méliès è molto famosa ed è già stata vista "sconfinare" nella musica: il video di Tonight, tonight degli Smashing Pumpkins è liberamente ispirato al film, così come lo si vede anche in un video dei Queen.

Questa volta, però, il lavoro di Godin e Dunckel è andato oltre: i due hanno ripreso una pellicola di oltre un secolo fa e, con la loro musica, l'hanno riattualizzata. Il film di Méliès insieme alla musica degli Air (in orgine era muto) acquista una dimensione tutta nuova e molto interessante.

Quello che si nota è che il gruppo francese ha lavorato ai massimi dell'ispirazione: il tema dello spazio gli è sempre stato molto caro - il primo disco si intitola "Moon Safari", ad esempio - e per questo progetto si sono davvero superati.

La loro musica elettronica con venature psichedeliche si sposa perfettamente con le immagini, così come anche la produzione precedente dei due acquista un valore ancor più alto se ascoltata con immagini a tema.

Così le cavalcate Cosmic trip, Sonic Armada e Lava scandiscono la trama muta di "Le Voyage Dans" La Lune in un abbinamento indovinato e stimolante.

Se si dissocia l'album dal film il risultato ha un po' meno effetto, come per tutte le colonne sonore dopo tutto. Il progetto, però, è molto interessante e merita più di un ascolto.