Perché? Il nuovo brano di Alex Britti contro la violenza sulle donne

Perché?, il nuovo singolo di sbarcherà da domani, 30 ottobre, in radio e sulle piattaforme digitali.

Il brano anticiperà l'uscita del nuovo album, atteso per il 20 novembre, e tratterà di un tema molto delicato ed attuale: la violenza sulle donne.

Il titolo del brano è emblematico perché l'autore si chiede come mai molte donne non denunciano gli abusi che subiscono:

Si spiega da sé. È un tema scottante. Per parlarne ho scelto il blues senza camuffarlo troppo, ho aggiunto anzi un coro dai riflessi gospel. D'altronde il blues spesso è stata musica di denuncia, di protesta.

La nuova canzone di Alex ha anche una storia particolare, infatti, è nata da un episodio realmente accaduto e che ha coinvolto l'artista in prima persona.

Un giorno ha assistito in un parco pubblico alla scena di un uomo che prendeva a pugni una donna. Dopo essere intervenuto in difesa della malcapitata, il cantante le ha offerto il primo soccorso cercando di consolarla. Solo in seguito si è scoperto che l'orco che la picchiava uomo era il marito.

Alex ha raccontato l'episodio con le sue parole:

La cosa che mi ha più colpito era il terrore negli occhi della donna all'idea di denunciare il marito ed il suo rifiuto di farsi accompagnare in ospedale per ricevere le cure necessarie. Era chiara ed evidente la consapevolezza da parte della donna di dover tornare nonostante tutto a casa, dove probabilmente avrebbe trovato dei figli da accudire e lo stesso carnefice a cui sottostare ancora.

Nei mesi successivi nacque questo brano con un tema così particolare. Ma Britti non è mai stato una persona "tutta chiacchiere e distintivo" e lo si è capito dal fatto che una parte degli utili derivanti dalla canzone sarà devoluta a WeWorld, una onlus che si batte per difendere i diritti dei più deboli e cioè donne e bambini.

Il videoclip di Perché? è stato girato a Cinecittà, con la regia di Ivano De Matteo e la partecipazione dello stesso chitarrista e di tante star del cinema italiano tra le quali: Carolina Crescentini, Massimiliano Bruno, Francesco Montanari, Michela Quattrociocche, Rolando Ravello e Gian Marco Tognazzi.

Alcuni frammenti del suddetto lavoro, saranno poi utilizzate per la campagna di sensibilizzazione di WeWorld sulla violenza sulle donne.