Eugenio Finardi, il nuovo album è "Fibrillante"
Sono passati ben sedici anni dall'ultimo disco di inediti di Eugenio Finardi, "Accadueo" del 1998, ma il cantautore milanese non ha perso per niente la sua vena artistica e sociale.
Sono proprio queste due peculiarità ad animare "Fibrillante", il suo nuovo album in studio uscito ieri in tutta Italia.
Nel nuovo lavoro di Finardi c'è molto del suo passato e molto del suo futuro. Gli ideali sono, per sua stessa ammissione, "di lotta" e di rabbia, in bilico fra quello che l'artista era negli anni '70 ed è adesso.
Le sue esperienze di vita e musicali sono tutte in "Fibrillante":
Questo è un disco di lotta. E io non mi chiamo fuori, anzi. Mi stupisce però non ci sia un'insurrezione in Italia davanti ai compensi osceni di personaggi come Sergio Marchionne [...] Avevo smesso di fare canzoni perché pensavo che la spinta propulsiva si fosse esaurita, che cantare fosse diventato inutile. 'Fare il Finardi' era un ruolo che mi stava stretto, mi sentivo un po' come quei tipi che a Disneyland devono sempre indossare il costume di Topolino. Mi sentivo quasi costretto agli arresti domiciliari, a dover riproporre sempre le stesse venti, trenta canzoni.
A un certo punto la decisione di dedicarsi ad altri progetti, come "Anima Blues" e quello dedicato al fado:
Quando a Recanati, durante il festival Musicultura, Francesco Di Giacomo e Marco Poeta mi hanno proposto di cantare il fado mi sono sentito liberato, ho capito che la gente non mi avrebbe linciato anche se non proponevo 'Extraterrestre' e 'Musica ribelle'.
Con "Fibrillante", però, Eugenio Finardi torna nelle sue vesti classiche di cantautore impegnato, dove traspaiono appunto la rabbia e l'indignazione che sanno di anni '70 ma sono tutte per il presente. Ovvero per "gli ideologi cresciuti alla Bocconi, gli economisti e i professori che spacciano prediche e valori, e una classe dirigente senza senso del domani".
Insomma, un disco notevole come i celeberrimi "Sugo" e "Diesel", arricchito anche dagli ospiti che vi hanno partecipato: Manuel Agnelli degli Afterhours, due membri dei Perturbazione, Patrizio Fariselli degli Area e Vittorio Cosma, ex PFM.
La produzione artistica è stata affidata a Max Casacci, già "mente" dietro ai dischi dei Subsonica oltre che chitarrista della band torinese. Lo stesso Casacci ha accettato il progetto anche perché il suo primo concerto negli anni '70 fu proprio di Finardi.
"Fibrillante" marca il ritorno di Eugenio Finardi a ciò che è sempre stato: un artista che parte dalla vita e dai suoi sentimenti per descrivere la società che lo circonda, senza mezzi termini o senza paura di toccarne le zone più oscure.
E il primo singolo tratto dall'album, "Come Savonarola", lo testimonia:
Questa la tracklist ufficiale di "Fibrillante":
- Aspettando
- Come Savonarola
- Lei s’illumina
- Cadere sognare
- La storia di Franco
- Fibrillante
- Le donne piangono in macchina
- Fortefragile
- Moderato
- Me ne vado
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