Io e Te di Bernardo Bertolucci: arriva la colonna sonora
Lorenzo, quattordicenne introverso che vive con difficoltà i rapporti con i suoi genitori e i compagni, decide di prendersi una vacanza chiudendosi in cantina, mentre tutti credono che lui sia partito per la settimana bianca. Per un'intera settimana lascerà fuori dalla porta tutti i conflitti e le pressioni perché diventi un adolescente normale. Decide di vivere qualche giorno in completo isolamento, con la sola compagnia di libri horror, lattine di coca-cola, scatolette di tonno e un formicaio da guardare al posto della TV. L'imprevisto però è letteralmente alla porta. Olivia, la sorellastra quasi sconosciuta, piomba nella cantina alla ricerca di alcuni suoi oggetti e irrompe nella vita di Lorenzo rovinando i piani della sua fuga dalla realtà.
Questa è la trama di Io e te, romanzo di Niccolò Ammaniti diventato film e piccolo gioiellino di Bernardo Bertolucci. Presentato all'ultimo Festival del Cinema di Venezia, la pellicola dà un volto e un carattere a Lorenzo e Bianca. Lui è Jacopo Olmo Antinori, lei una bellissima Tea Falco. Due personaggi opposti soprattutto fisicamente, due attori giovani inesperti e dunque perfetti.
Io e te è uscito nelle sale cinematografiche ed è accompagnato da una colonna sonora d'eccezione. Le musiche originali di Franco Piersanti, che per la prima volta ha lavorato nella stesura di pezzi musicali con Bertolucci. Una collaborazione che descrive così:
"Lavorare con Bertolucci è stato come un emozionante viaggio su un tappeto volante, una straordinaria collaborazione che ha dato vita ad un flusso musicale estremamente simbolico e poetico. Confesso che mentre lavoravo alle musiche di Io e te mi ripetevo spesso “stai componendo per il regista de Il Conformista, di Novecento, de L’ultimo Imperatore”, sarebbe a dire per alcuni dei film che, oltre ad essermi rimasti dentro per la loro bellezza arricchendo la mia sensibilità, mi hanno anche formato come puro e semplice spettatore. Per Bernardo e la sua poetica, in questo film, la dimensione richiesta e necessaria è stata quella di entrare in una sorta di kammerspiel contemporaneo, dove il peso musicale fosse estremamente lieve e trasparente e a tratti, pur nella sue esigue forme e movimenti brevi, intenso di contenuto e anche simbolico. Queste musiche sono frutto della sollecitazione ricevuta da un vero, autentico poeta".
Bertolucci, da sempre attento alla scelta delle musiche per i suoi film (basti pensare a Ultimo tango a Parigi e Io ballo da sola), affida le sue scene a gruppi che hanno fatto la storia del rock: non mancano i Cure con la loro Boys don't cry; ci sono anche i Muse con Sing for Absolution e la sorprendente Ragazzo Solo, Ragazza Sola, versione italiana di Space Oddity di David Bowie, il cui testo italiano è di Mogol.
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