Ligabue: splendido 50enne nel video ufficiale di Siamo chi siamo
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L'ultimo singolo di Ligabue "Siamo chi siamo" - in radio dal 29 agosto - ha finalmente un videoclip, in cui il rocker di Correggio si mostra in vesti piuttosto insolite. Un Luciano così non l'abbiamo mai visto: vanitoso, smorfioso, al centro dell'attenzione.
Seduto dietro una scrivania, il Liga pontifica con i suoi riferimenti alla Divina Commedia ("nel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai..."), alla poesia San Martino di Carducci ("la nebbia agli irti colli forse sale") e al panta rei di Eraclito ("non ci si bagna nello stesso fiume").
E passa con disinvoltura da un basco alla Celentano a un boa alla Renato Zero, da una tuta alla Fabri Fibra a una pelliccia alla Lucio Dalla, mentre dietro di lui scorrono frasi fatte come "Diffida dai libri, leggi sui muri", "Non accettare sogni dagli sconosciuti", "Il sistema non sistema" e la più bella "E anche stasera si scopa domani".
Dopo i successi di "Il sale della terra", "Tu sei lei", "Per sempre" e "Il muro del suono", arriva quindi il quinto singolo di Ligabue - e probabilmente anche l'ultimo - estratto da "Mondovisione", l'album multiplatino che lo porterà per la prima volta in carriera in America con 5 tappe negli Stati Uniti e in Canada.
Ma il rocker deve prima finire il Mondovisione Tour - Stadi 2014 in Italia con le date di sabato 6 settembre allo Stadio Nereo Rocco di Trieste, martedì 9 allo Stadio Olimpico di Torino, sabato 13 al Dall'Ara di Bologna e sabato 20 all’Arena Della Vittoria di Bari.
Guarda il video "Siamo chi siamo" di Ligabue
Leggi il testo "Siamo chi siamo" di Ligabue
Conosco una ragazza di Torino
che ha un occhio mezzo vuoto e un occhio pieno
e parla sempre di partire
senza posti in cui andare
prendere soltanto il primo volo
siamo chi siamo
siamo arrivati qui come eravamo
abbiamo parcheggiato fuori mano
si sente una canzone da lontano
nel mezzo del cammin di nostra vita
mi ritrovai a non aver capito
ma poi ci fu una distrazione
o forse fu un’insolazione
a dirmi non c’è niente da capire
di tutte quelle strade
averne presa una
per tutti quegli incroci
nessuna indicazione
di tutte quelle strade
trovarsi a farne una
qualcuno ci avrà messi lì
siamo chi siamo
un giorno c’era un doppio arcobaleno
un giorno c’hanno attaccati al seno
un giorno c’hanno rovesciato il vino
siamo chi siamo
siamo arrivati qui come eravamo
abbiamo parcheggiato fuori mano
tu non chiamare più che ti richiamo
conosco una ragazza di Salerno
che non ha mai tirato giù lo sguardo
non sa che cosa sia la pace
non dorme senza un po’ di luce
ancora un altro segno della croce
di tutte quelle strade
saperne solo una
nessuno l’ha già fatta
non la farà nessuno
per tutti quegli incroci
tirare a testa o croce
qualcuno ci avrà messi lì
siamo chi siamo
il prezzo di una mela per Adamo
il tempo dell’ennesimo respiro
e gli anticorpi fatti col veleno
siamo chi siamo
la nebbia agli irti colli forse sale
non ci si bagna nello stesso fiume
non si finisce mai di avere fame
conosco le certezze dello specchio
e il fatto che da quelle non si scappa
e ogni giorno mi è più chiaro
che quelle rughe sono solo
i tentativi che non ho mai fatto
siamo chi siamo
siamo arrivati qui come eravamo
si sente una canzone da lontano
potresti fare solo un po’ più piano?
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