Concerto di Vasco, controlli e sequestri della Finanza a Bologna
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La vendita del merchandising contraffatto nei pressi dei luoghi dove si tengono i concerti, unitamente all'odioso fenomeno del bagarinaggio, sono un grosso problema. Della questione tanti artisti - soprattutto stranieri (all'estero le cose funzionano diversamente) - si sono lamentati e continuano a farlo. La vendita del merchandising non ufficiale avviene alla luce del giorno, almeno avveniva. Pare che le cose stiano cambiando.
In occasione dei due concerti tenuti a Bologna da Vasco Rossi, lo scorso 22 e 23 giugno, la Guardia di Finanza ha condotto un'operazione volta al contrasto della contraffazione e del bagarinaggio. In un comunicato stampa, la Guardia di Finanza ha riferito di aver eseguito il sequestro di 2150 capi d'abbigliamento e gadget vari con l'immagine di Vasco Rossi. Trentasei persone sono state denunciate per i reati di contraffazione e ricettazione.
I bagarini denunciati sono stati otto. Le Fiamme Gialle hanno anche identificato diverse persone in possesso di sostanze stupefacenti e hanno proceduto al sequestro di 334 grammi tra hashish, marijuana e cocaina, 130 persone sono state segnalate alle prefetture dei luoghi d'origine come consumatori di sostanze stupefacenti.
Sono state comminate sanzioni per un totale di circa 85.mila euro. Destinatari delle sanzioni pecuniarie sono stati bagarini, parcheggiatori abusivi, venditori ambulanti di bevande e alimenti.
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