Le luci della centrale elettrica - Questo scontro tranquillo (video ufficiale e testo)

Il brano è contenuto nell'ultimo album de Le luci della centrale elettrica, intitolato "Costellazioni" e uscito lo scorso marzo. Si tratta del secondo singolo estratto dopo "I destini generali".

Ma soprattutto, come ha rivelato lo stesso Vasco Brondi, è stata l'ultima canzone che ha scritto, quando il disco sembrava già finito: è "arrivata all’improvviso, mi è esplosa fra le mani e invece di farmi male mi ha fatto bene".

Il videoclip di "Questo scontro tranquillo", diretto da Nico Vascellari, è stato girato al Codalunga di Vittorio Veneto, in provincia di Treviso: l'idea di partenza è stata quella di coinvolgere chiunque volesse partecipare a una "festa assurda".

E in effetti l'artista emiliano, che della tristezza e dell'incazzatura ha fatto il suo marchio di fabbrica, qui improvvisa uno stage diving con il pubblico e sulle sue labbra spunta addirittura un sorriso!

Testo Questo scontro tranquillo - Le luci della centrale elettrica dall'album

E a Milano non va, a Milano non va sta a Piazzale Loreto.
È davvero così bello tutto questo disincanto, questo scontro tranquillo?
Non lo so, non lo so, non lo so, non lo so.
Ma ci sarò io, arriverò, felice da fare schifo e libererò tutti i tuoi pianti trattenuti, tutti i tuoi pianti trattenuti.
E a Roma non va, anche a Roma non va vive vicino a Ostiense.
E' davvero così bello questo ironico distacco, questo scontro tranquillo?
Non lo so, non lo so, non lo so, non lo so.
Ma ci sarò io e arriverò, felice da fare schifo e libererò tutti i tuoi pianti trattenuti, tutti i tuoi pianti trattenuti.
Ci sarò io e arriverò, felice da fare schifo e libererò tutti i tuoi pianti trattenuti, tutti i tuoi pianti trattenuti.
Non lo so, non lo so, non lo so, non lo so.
Non lo so, non lo so, non lo so, non lo so.
Luna di Milano dimmi tu,
parlami di tutti i miei amici,
dei nostri sogni assurdi che si sono avverati.
Luna di Roma dimmi tu,
parlami delle canzoni che escono dagli edifici,
dei nostri sogni assurdi che si sono avverati.