Morte Amy Winehouse, è mistero attorno al medico legale
La morte di Amy Winehouse è avvenuta otto mesi fa ma i misteri attorno alla sua scomparsa non si sono dissipati del tutto. L'ultimo aggiornamento in questo senso arriva dall'Inghilterra e coivolge il medico legale che si occupò dell'indagine.
Secondo il tabloid The Sun, infatti, la singnora Susanne Greenaway fu assunta dal coroner Andrew Scott Reid (suo marito) senza possedere i requisiti tecnici previsti dalla legge britannica.
Ad oggi l'uomo è indagato per questo illecito e l'ombra lunga del suo potenziale reato copre anche il caso di Amy Winehouse. Ma non solo.
Sarebbero oltre 30, infatti, i casi che potrebbero venire riaperti, previa istanza alla Corte Suprema del Regno Unito.
Una volta scoperto l'illecito, lo scorso novembre, Susanne Greenaway diede le dimissioni ma ormai la frittata era fatta: "Lo scorso novembre ho commesso un errore nella procedura della nomina", ha detto il coroner Andrew Scott Reid. "Penso tuttavia che tutte le inchieste siano state gestite correttamente. Chiedo comunque scusa nel caso questa incresciosa situazione possa aver provocato problemi a qualcuno".
Fatto sta che l'inchiesta sulla morte di Amy Winehouse, ufficialmente stroncata da un abuso di alcol (secondo la Greenaway), potrebbe essere dichiarata "illegale" e dunque non attendibile.
Ora, secondo l'Indipendent, i parenti di Amy hanno divulgato una nota in cui si legge: "La famiglia Winehouse ha chiesot un consulto sulle implicazioni di questo fatto e deciderà se rivolgersi o meno alla autorità competenti".
Il padre di Amy, Mitch, ha comunque calmato gli animi su Twitter: "Non preoccupatevi delle assurdità sul coroner. Noi siamo tranquilli".
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