Elio e le Storie Tese: Vincere l'odio, video e testo
Dopo il secondo posto ottenuto tre anni fa con La Canzone Mononota, gli hanno portato al Festival di Sanremo un altro brano avvincente.
Stiamo parlando di Vincere l'Odio, la nuova invenzione musicale del gruppo milanese che sta spopolando sui social e nelle radio. Come ogni brano presentato all'Ariston degno di questa definizione, Vincere l'Odio può già vantare un videoclip ufficiale, che puoi goderti proprio qui di seguito.
Elio e le Storie Tese - Vincere l'odio - significato del testo
Al primo ascolto, la canzone di Elio e del suo gruppo potrebbe sembrare spigolosa per via della sua frammentarietà, ma ascoltandola più volte mostrerà la sua particolarità ed originalità.
Il brano, infatti, è una sorta di medley di motivetti e ritornelli tipicamente sanremesi che porteranno ad un finale a sorpresa, dove rivelerà la sua essenza.
Proprio il pezzo conclusivo, che ricorda molto Perdere l'Amore di Massimo Ranieri, condurrà l'ascoltatore a scoprire l'insolita missione di questa canzone, enfatizzata da un acuto di Elio: "Vincere l'Odio".
Elio e le Storie Tese - Vincere l'odio - testo
Se mi guardi con quel sguardo dentro agli occhi
Io ti sfido a innamorarmi di te
Ma due occhi per sguardarsi sono pochi
Per amarci ce ne vuole almeno tre
Ce ne vogliono tre
Femminiello che vivi a Napoli
Coi problemi presenti a Napoli
Femminiello di una metropoli sul mare chiaro
Femminiello ma quanti ostacoli
Nel tuo cuore disperso a Napoli
Per fortuna che poi c'è il Napoli
Al San Paolo di Napoli
San Paolo, San Paolo, convertitoti nei pressi di Damasco
San Paolo, San Paolo, quante lettere scrivevi tu
San Paolo, San Paolo, ebreo ellenizzato di Tarso
San Paolo, San Paolo, per fortuna che il Signore ti è apparso
Perché tu perseguitavi i cristiani
E giustamente lui ti ha detto stop stop stop
Sto partendo con il treno per andare a Kathmandu
ove ti sei trasferita per fondare una tv
Che trasmette televendite di vini calabresi
Che in Nepal vanno forte ma li fanno a Kathmandu
Quanto è bella la Calabria, quanto che sei bella tu
Tubero che mediti tranquillo sotto terra
Finché c'è una mano nerboruta che ti afferra
Tu dici No no no, poi dici Forse forse forse
Poi ti lasci prendere
E ti abbandoni a questo mio pelapatate
Accompagnato dal tuo amico topinambur
Topinamburbera, sedicente burbera
Chi l'avrebbe detto, nascondevi un cuore d'oro
Sotto a quei 90 chili di burbera
Non cambiare mai burbera
Energumena, accarezzami lo stesso
Cantando questa canzone brutta
Brutta da cantare se vuoi
Sarà pure brutta però a me mi piace
Canzone brutta
Sarà capitato anche a voi
Di avere una canzone in testa
Brutta
Brutta
E il messaggio che noi qui vogliam comunicar con questi ritornelli è:
Vincere l'odio
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