George Harrison, 10 anni dalla morte del "Quiet Beatle"
Oggi, 29 novembre 2011, cadono i 10 anni della morte di George Harrison, leggendario chitarrista dei Beatles che negli anni post-Fab Four è stato sempre più rivalutato. Quando ormai era troppo tardi.
Certo, quando si pensa al quartetto di Liverpool i primi a venire in mente sono John Lennon e Paul McCartney, seguiti da Ringo e proprio George.
Vuoi perché il chitarrista è sempre stato schivo e timido, quasi perso nel suo mondo di 6 corde e ascetismo indiano, vuoi perché meno bello di Paul e John, George non ha mai brillato nei Beatles. Ovviamente parliamo solo di apparenza.
Al lato pratico e musicale, invece, George era una colonna portante dei Fab Four: chitarrista con gusto e intuizione, il "Quiet Beatle" era capace di sfuriate degne delle sue origini di inglese del nord.
A mostrarci questo lato di Harrison è stato sopratutto il documentario di Martin Scorsese "George Harrison: Living in the material world", presentato circa due mesi fa e che rivela il lato più deciso e fermo del chitarrista.
Per creare "George Harrison: Living in the material world", Scorsese e la co-produttrice Olivia Harrison (moglie di George) hanno intervistato i personaggi che più hanno vissuto a contatto con il musicista: ci sono Ringo Starr e Paul McCartney, Eric Clapton, l'ex-moglie Patti Boyd, il produttore dei Beatles George Martin, il figlio Dhani Harrison e Yoko Ono.
A testimonianza della sensibilità artistica trans-musicale ci sono anche le interviste ai Monty Phyton, che lo conobbero un veste di produttore discografico per la sua casa HandMade Films.
George scomparve il 29 novembre 2001 stroncato da un tumore al cervello, ma la sua memoria resta viva ancora oggi. Le sue 22 canzoni composte nell'era Beatles sono vere e proprie perle che rivendicano il suo modo diverso di fare musica, profondamente personale.
Pezzi storici come Here comes the sun, Something e While my guitar gently weeps li scrisse lui e stiamo parlando di canzoni annoverate fra le migliori dei Beatles.
Lo stesso McCartney, appena passato in Italia, ha ricordato il suo amico George suonando live proprio Something e, ai microfoni di Radio2, dichiarando "mi mancano la sua amicizia, il suo umorismo, il suo buon senso e la sua musica".
Non c'è altro da dire in più. A tutti gli appassionati di musica mancano e mancheranno sempre quelle quattro (ma forse sono molte di più) qualità di George Harrison, il "Quiet Beatle".
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